Caino, un’estate nel limbo per la Val di Bertone
A un passo dal Ferragosto la Val di Bertone è orfana di un gestore. Era la fine di giugno quando si è chiuso il termine per poter presentare la propria candidatura a gestore dell’area. Sul tavolo del sindaco Cesare Sambrici, però, non è arrivata alcuna richiesta. Nemmeno quella dei Gnari della Val di Bertone, l’associazione che da oltre 10 anni si è occupata della valle portando avanti anche diversi progetti di integrazione sociale.
«Abbiamo deciso di non partecipare in quanto pare evidente che sia venuta meno la finalità con cui era nato il progetto di riqualificazione della Valle, ovvero senza fini speculativi», hanno scritto i Gnari in una lettera indirizzata al Comune di Caino in cui il presidente del sodalizio Mauro Bragaglio chiarisce che «rimane comunque fermo l’interesse da parte mia e degli altri volontari di lavorare per il bene di Bertone». Pare che a penalizzare la buona riuscita del bando siano state le nuove condizioni inserite dall’Amministrazione, la quale ha introdotto il versamento di un canone annuo di circa 2.000 euro («che il Comune potrebbe rifondere a patto che il denaro venga utilizzato a beneficio della valle», ha puntualizzato Sambrici) e il pagamento di circa 2.300 euro relativi alla Tassa sui rifiuti (Tari).
Condizioni definite «insostenibili» dai Gnari. Il sindaco, però, non è d’accordo e obietta che «dai bilanci dell’associazione emergevano circa 13mila euro l’anno di entrate provenienti dai tesseramenti dei soci e dagli introiti dei ticket per il passaggio delle auto dalla sbarra».
Screzi a parte, al contrario degli altri anni in Bertone non c’è più un punto di riferimento: dall’inizio di questa estate, che mai come prima ha visto il prosperare del turismo di prossimità, la sbarra che conduce in pineta è abbassata (ci si può salire solamente a piedi lasciando la macchina nel parcheggio sottostante) ed è diminuito sensibilmente anche il presidio della zona. I Gnari si stanno ancora occupando, specie nei fine settimana, di fare dei sopralluoghi per tenere un minimo in ordine l’area: dopo che il bando è andato deserto, infatti, il primo cittadino ha convocato le associazioni locali per capire chi volesse farsi avanti per fare dei controlli e liberare la pineta dai rifiuti lasciati dagli avventori. I Gnari hanno dato la loro disponibilità, mentre i volontari delle altre associazioni restano come riserve. Una situazione definibile come limbo, quella creatasi in Bertone, che il sindaco ha promesso di risolvere entro la prossima estate.
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