Cadono pietre sulla ciclopedonale: Greenway della Valtrompia ancora chiusa

Evidentemente i lavori di messa in sicurezza, da poco ultimati, non sono serviti a molto
Alcuni sassi caduti sulla Greenway della Valtrompia - © www.giornaledibrescia.it
Alcuni sassi caduti sulla Greenway della Valtrompia - © www.giornaledibrescia.it
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I lavori di messa in sicurezza si sono conclusi non molto tempo fa e sono costati al Comune, alla Regione e alla Comunità montana poco meno di 1 milione di euro. Eppure ieri il tratto saretino di via Marconi della Greenway della Valtrompia è stato nuovamente chiuso al transito di pedoni e biciclette dopo che una scarica di pietre di modeste dimensioni è scesa dal versante montano che sovrasta la ciclopedonale.

«Persone che abitano in zona mi hanno raccontato che capita loro di sentire i tonfi delle pietre - racconta l’assessore ai Lavori pubblici di Sarezzo Ruggero Gervasoni - alcune finiscono la loro corsa arrivando persino a tuffarsi nel Mella». Già nel settembre del 2020 il sindaco di Sarezzo, Donatella Ongaro, aveva emesso una ordinanza di chiusura per lo stesso identico motivo: la pioggia di massi dalla montagna metteva in pericolo i passanti, perciò l’area era stata transennata.

I controlli

«Inutile dire che in questi anni sono state tante, troppe le persone che, in barba all’ordinanza, sono passate comunque - chiosa Gervasoni -. Ad oggi, tra l’altro, nonostante il completamento dei lavori la pista non era stata ancora riaperta e, nonostante ciò, la gente passava comunque: ora, con questo nuovo smottamento e l’ordinanza emessa dalla Comunità montana, ci toccherà tornare alle maniere forti con i controlli da parte della Polizia locale».

I lavori

I paramassi non sono stati sufficienti - © www.giornaledibrescia.it
I paramassi non sono stati sufficienti - © www.giornaledibrescia.it

Sul tratto in questione è da poco stato completato un corposo intervento che ha visto l’installazione di reti paramassi. Risulta però evidente che queste non sono sufficienti a interrompere la corsa delle pietre verso la ciclabile. «Le nostre montagne sono molto friabili, quelle su via Marconi così come quelle di Noboli - torna a spiegare Gervasoni -. Essendoci anche i cinghiali che, raspando, smuovono terra e pietre, la situazione si complica ulteriormente».

Ieri, dopo la caduta dei massi, i Comuni di Sarezzo e di Gardone hanno richiesto l’intervento di un geologo in accordo con la Comunità montana, che ha nuovamente transennato la zona. La Greenway è oggetto di gestione associata: vale a dire che i Comuni, pur rimanendo proprietari e versando ogni anno una quota, hanno ceduto in concessione il sedime della ciclabile all’ente comprensoriale, che gestisce e interviene sui vari tratti. Che l’area scelta per il passaggio della pista in quel punto non sia adeguata? «Andrebbe forse installata una copertura - conclude Gervasoni -, per evitare che le pietre finiscano addosso a qualcuno, ma è una possibilità che va valutata, anche e soprattutto per i costi». 

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