Cade nel dirupo, addio a Michele Zanelli

Il dramma durante un’escursione in compagnia di 2 amici. Il 51enne era un valente artigiano
L’artigiano lumezzanese Michele Zanelli, classe 1971
L’artigiano lumezzanese Michele Zanelli, classe 1971
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Un sabato quasi primaverile sulle Prealpi Orobiche si è trasformato in tragedia per Michele Zanelli, vittima di una caduta durante una escursione in mountain bike sulle montagne dell’Alta Valseriana nella Bergamasca. Il 51enne di Lumezzane è caduto da un dirupo dopo un volo ad Aviatico, nella zona della frazione di Ama, poco dopo le 12.30 di ieri in una zona boschiva impervia.

L’appassionato ciclista, in compagnia di due amici bresciani, all’improvviso ha perso il controllo delle due ruote ed è precipitato per oltre 90 metri in un dirupo, un canale strettissimo che in pochi istanti si è trasformato in una trappola mortale. Nell’impossibilità di prestare soccorso, ai due amici ciclisti che lo accompagnavano, non è rimasto che lanciare l’allarme al 112. I tre erano giunti ad Aviatico sulla due ruote dopo aver lasciato le autovetture a Nembro.

Complicati i soccorsi in un canale non agevole, ma una volta raggiunto Michele Zanelli era privo di vita. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'arma, la disgrazia è da ricondurre a un casuale sbilanciamento del ciclista 51enne in un tratto particolarmente stretto, escludendo di conseguente l’ipotesi di un malore. La salma ieri è stata così restituita alla famiglia.

Il 51enne artigiano bresciano lascia nel dolore la moglie e due figli. «Michele era un entusiasta di tutto quanto faceva. E lo faceva bene, per giunta, con quel senso di sicurezza e determinazione che caratterizza le persone solari». Il commento è di una persona che conosceva bene Michele Zanelli, un amico ora distrutto dal dolore. «Un lavoratore valente che con il fratello negli anni ha dimostrato di potersi costruire un’immagine di riferimento e di affidabilità nel settore dei caminetti e delle canne fumarie, sino a diventare concessionario della Edilkamin con la loro attività di via Santello, a Gazzolo di Pieve». Secondo gli amici Michele aveva scoperta relativamente da poco la passione per la mountain bike elettrica.

«Con questa scalava le montagne e percorreva sentieri e tratturi come gesto atletico.
Il suo profilo social serba intense tracce di questa passione. Vogliamo continuare a ricordarlo così: vicino alla famiglia ed ai figli, nella sua immensa passione per la montagna». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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