Brevetto per gli elastici... da passeggiata

Un 73enne di Villa Carcina ha richiesto il brevetto per gli elastici da camminata assistita
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Nell’epoca dei robot androidi, degli arti bionici e di complessi progetti hi-tech da milioni di euro, da un pensionato di Villa Carcina arriva la soluzione «old fashioned» e super «cheap» per la camminata assistita. Un paio di elastici, su misura, agganciati alle asole fissate sul retro di scarpe e scarponi e alla cintura o ad uno zaino. L’elastico solleva il piede, ed ecco che la passeggiata, con questo sistema, diventa… una passeggiata.

«Un’idea semplice ma efficace - spiega l’inventore, il pensionato Valentino Muscio - che potrebbe aiutare tante persone ad affrontare con facilità le rampe delle scale di casa o a permettere agli appassionati di montagna, un po’ su con gli anni, di affrontare, con uno sforzo notevolmente ridotto, i pendii più scoscesi». Il 73enne - in pensione dal 1995, ex caporeparto alla Idra, ed ex dirigente della Univers, ditta di rubinetterie di Cogozzo e appassionato di montagna - ha depositato nei giorni scorsi il brevetto, e ora sta valutando la possibilità di proporre la sua invenzione alle principali ditte di zaini.

La necessità aguzza l’ingegno, recita il detto: «Ho ideato questa soluzione - prosegue Muscio - dopo tutte le volte che ho dimenticato le chiavi della macchina in cima alla rampa di scale, a casa di mia figlia. Ogni volta erano più di 100 gradini da affrontare. Ecco allora che ho pensato di collegare questi elastici che terminano con un gancio di ferro, a scarpe e cintura, e i benefici sono notevoli. Viene ridotta la fatica sia in salita sia in discesa, sfruttando la resistenza e l’impulso elastico dei materiali».

«Un sistema utile per le passeggiate in montagna - continua -. Le mie passioni sono la caccia e la raccolta di funghi e questi elastici mi sono di grande aiuto, permettendomi di compiere lunghe camminate, arrivando anche in luoghi che prima facevo fatica a raggiungere, con molta meno fatica del solito». Una mente mai a riposo, quella di Valentino che ha trasformato la sua dimora di Villa Carcina in una fucina di invenzioni e di progetti «in essere».

È con l’entusiasmo di un bambino che presenta l’ennesima invenzione, una rondella dentata, applicata sulla ruota posteriore delle moto - da attivare in fase di sosta, in salita - che permette di bloccare il mezzo, forse oggetto del prossimo brevetto. Tra le ultime produzioni un sistema di allarme «a pressione» per bici e moto e un pulsante per spegnere la corrente di tutta la casa prima di andare a dormire. «Non trovo il telecomando della televisione? - conclude -. Invece di girare a vuoto per cercarlo, schiaccio il bottone che ho vicino al letto e spengo tutto».

Federico Bernardelli Curuz

 

 

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