Bozzoli: prosegue il trasferimento di materiale alla Beretta
Sono proseguite anche oggi, lunedì, le operazione di trasferimento di materiale dalla fonderia Bozzoli di Marcheno, dove l’8 ottobre scorso è stato visto vivo per l’ultima volta l’imprenditore Mario Bozzoli.
Gli inquirenti hanno deciso che il materiale che l’anatomopatologa Cristina Cattaneo deve ancora analizzare venga trasferito nei capannoni dell’azienda Beretta Armi di Gardone Valtrompia.
L’azienda Bozzoli resta sotto sequestro, ma in settimana è atteso il dissequestro da parte della Procura di Brescia. «Aspettiamo ancora conferme e mercoledì spero di sapere con certezza quando l’azienda potrà riaprire», ha affermato Stefano Olivari della Fim-Cisl, che rappresenta i lavoratori della fonderia chiusa dal 13 ottobre.
Sul fronte dell’inchiesta non è ancora stato fissato l’interrogatorio di Alex e Giacomo Bozzoli, nipoti dell’imprenditore scomparso, indagati per concorso in omicidio e distruzione di cadavere con due operai della fonderia, Oscar Maggi e il senegalese Abu.
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