Bozzoli: l'accusa chiede l'intervento degli esperti del caso Suad

Al centro dell’udienza ci sono le testimonianze dei Ris che hanno analizzato l’auto di Giacomo Bozzoli
Un carabiniere della squadra ricerche indica i luoghi dove si sono mossi i cani durante le ricerche di Mario Bozzoli - © www.giornaledibrescia.it
Un carabiniere della squadra ricerche indica i luoghi dove si sono mossi i cani durante le ricerche di Mario Bozzoli - © www.giornaledibrescia.it
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Giornata di udienza per l’omicidio dell’imprenditore Mario Bozzoli. La seconda udienza dall’inizio del processo contro Giacomo Bozzoli, nipote dell’imprenditore, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere. In aula è presente l’imputato mentre non c’è la famiglia della vittima.

Al centro dell’udienza ci sono le testimonianze dei Ris che hanno analizzato l’auto dell’imputato, ritenuta da chi indaga quella utilizzata per trasportare il cadavere. Sulla vettura non sono mai state trovate tracce riconducibili a Mario Bozzoli.

L’accusa ha chiesto di sentire uno degli esperti che ha lavorato al caso di Souad, la donna svanita nel nulla e caricata - secondo la sentenza di primo e secondo grado - nel baule dell’auto del marito condannato all’ergastolo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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