Bozzoli di Marcheno: ceduti quasi tutti i beni

Vendute le rimanenze di alluminio, zinco, ottone e rame
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Il complesso  immobiliare di Marcheno (in via 2 Giugno) ancora in carico alla Bozzoli, così come le rimanenze di alluminio, zinco, ottone e rame (anche quelle sequestrate dall’autorità giudiziaria e attualmente depositate a Milano) sono stati aggiudicati alla Migal di Marcheno per un controvalore di 2,55 milioni di euro.

Il commissario giudiziale della Bozzoli, Gianpalo Magnini, ha così liquidato quasi tutti i beni in capo alla fonderia di Marcheno, finita in concordato preventivo dopo la misteriosa scomparsa di Mario Bozzoli. Di conseguenza, Magnini potrà rimborsare i creditori della società valtrumplina per oltre il 40% delle loro spettanze.

Nella ditta di Marcheno fu visto per l'ultima volta Mario Bozzoli. Per questo la ditta fu messa sotto sequestro, poi il concordato e infine, la fabbrica del mistero fu acquistata dalla Rvd di Lumezzane

 

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