Bovezzo, al centro ippico in sella la solidarietà

Il «Daniele» mette a disposizione a titolo gratuito cavalli e istruttori per i ragazzi diversamente abili
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Sguardi intelligenti e maestosi, attraversati da quel barlume di curiosità che fa capolino dall’arco della criniera, quasi a voler studiare il visitatore. Settanta paia di occhi che sbucano dai box, residenza dei trentacinque tra cavalli e pony che abitano il centro ippico Daniele, sul confine tra Bovezzo e Concesio. Un maneggio tirato su dal nulla, quasi per un caso voluto dal destino una trentina di anni fa, quando Martino Panati acconsentì a ospitare nei verdi spazi della sua proprietà il cavallo di un amico. 

Con il sostegno della moglie Maruska, mediante l’alleanza professionale con un veterinario di fiducia e con l’istruttrice Federica Teruzzi che per dieci anni ha collaborato alla crescita del maneggio, Panati ha creato quello che oggi è una delle realtà concretamente più presenti sul territorio bovezzese, in stretta e costruttiva collaborazione con l’Amministrazione comunale. Ma il centro ippico Daniele è anche impegno sociale: dopo aver accolto anni fa una associazione di non vedenti, durante le ore mattutine della settimana Panati accoglie ora a titolo gratuito nella propria struttura una decina di ragazzi diversamente abili provenienti dalla comunità «Mamrè» di Villa Carcina, mettendo a disposizione loro e degli istruttori un cavallo.

Con il trascorrere degli anni quella che era nata come necessità si è trasformata in passione, un amore che Martino ha instillato anche nella figlia Barbara. Dalla prima, timida montata all’età di sette anni, la figlia ora ventinovenne del proprietario è infatti divenuta istruttrice ufficiale del centro ippico Daniele, oltre che pluripremiata cavallerizza in diverse gare. Giovane, bella ed energica, da quando ha iniziato a lavorare nell’attività di famiglia nove anni fa, Barbara «ha cambiato volto al maneggio - racconta fiero Panati - frequentando molti corsi tra i quali uno, condotto dal tecnico francese Jacques Cavè, che l’ha portata a qualificarsi come animatrice pony di II livello». Il maneggio di via Cesare Battisti, infatti, oltre a fungere da pensione per cavalli e a offrire corsi di equitazione con istruttori qualificati, è anche pony club specializzato nell’istruzione dei più piccoli a partire dai quattro anni.

«Il desiderio di iniziare i giovani al mondo equestre si sviluppa anche nell’organizzazione dei cinque campus estivi di durata settimanale che Barbara Panati promuove in collaborazione con il Comune: dalle 9 alle 17 i ragazzi sono infatti impegnati in diverse attività, quasi tutte imperniate attorno al mondo dei pony.

 

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