Bollette regolari, ma rischiano di rimanere tutti senz'acqua

Una morosità di 850 euro si ripercuote su tre famiglie Il gestore: è il regolamento, disponibili a un accordo
La protesta. Il «picchetto» degli inquilini penalizzati dalla morosità altrui - © www.giornaledibrescia.it
La protesta. Il «picchetto» degli inquilini penalizzati dalla morosità altrui - © www.giornaledibrescia.it
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Hanno sempre pagato regolarmente le bollette, ma ora rischiano di rimanere senz’acqua. Succede in una palazzina di via Garibaldi 41, a Carcina, in cui attualmente abitano tre famiglie con quattro minori a carico. Qui negli scorsi giorni Azienda Servizi Valtrompia (Asvt), gestore del servizio idrico integrato in Valle, ha fatto recapitare un volantino in cui avverte gli inquilini che la fornitura di acqua sarà sospesa in tutte le abitazioni della palazzina. Dietro a questo avvertimento c’è una morosità di 850 euro, che non è però riconducibile agli attuali inquilini.

«La vicenda ha dell’assurdo e del kafkiano - denuncia Umberto Gobbi dell’associazione Diritti per tutti, che prontamente è intervenuta a supporto delle quattro famiglie -, perché la morosità non è degli inquilini attuali, contro i quali è scattata una ritorsione, ma è stata accumulata dai precedenti proprietari o inquilini del condominio, che ora non vivono più qui».

La preoccupazione delle famiglie che abitano la palazzina cresce di giorno in giorno: «Da Isupe (la società che gestisce la fatturazione di Asvt) mi è stato detto di non preoccuparmi, perché sono in regola con il pagamento delle bollette - racconta una donna, attualmente disoccupata, che vive nello stabile -. Ma come posso stare tranquilla sapendo che da un giorno all’altro rimarrò senz’acqua?».

Tramite Diritti per tutti le famiglie di via Garibaldi si sono rivolte all’avvocato ambientalista Pietro Garbarino, che ieri ha inoltrato una lettera di diffida ad Isupe e Asvt. L’amministratore delegato di Azienda Servizi Valtrompia , Piercostante Fioletti, spiega che «il condominio in questione ha un contatore unico per tutti gli appartamenti e, come da regolamento, se l’utenza non paga scattano le tradizionali procedure di sollecito che a lungo andare culminano con il taglio della fornitura. Asvt rimane comunque disponibile per raggiungere un accordo».

Sulla questione si è pronunciato ieri anche il sindaco di Villa Carcina, Gianmaria Giraudini: «Il Comune interviene con i Servizi sociali nel momento in cui vengono segnalate situazioni di difficoltà economica, ma non è questo il caso - ha spiegato il primo cittadino -. L’ente per legge non ha la facoltà di intervenire tra i due privati». Secondo Gobbi «è gravissimo che una partecipata pubblica come Asvt, incaricata di gestire dei servizi essenziali per i cittadini, lo stia facendo in una maniera privatistica e senza alcuna umanità».

 

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