Bimba morta per meningite, la paura lascia il posto al dolore
Sconvolte e senza pace. Sono questi i sentimenti delle persone di Inzino, comunità scossa per la morte di una bambina di soli 5 anni, uccisa da un batterio che non le ha lasciato scampo.
Se fino a ieri al dolore per una vita spezzata si sommava la paura di tante famiglie, i cui figli sono iscritti alla stessa scuola materna frequentata anche dalla piccola, da questa mattina la preoccupazione sembra aver lasciato spazio ad un clima di maggiore tranquillità, tanto che buona parte dei bambini sono ritornati nelle classi.
Ad aiutare anche una circolare diffusa dalla dirigenza scolastica, in cui si ribadisce quanto già chiarito anche dalle autorità sanitarie: la forma di meningite da pneumococco che ha colpito la bambina non è contagiosa e non è richiesta dunque alcuna profilassi per chi fosse venuto in contatto con lei negli ultimi giorni.
In assenza di pericoli resta però lo sconcerto di un paese che ora si stringe attorno alla famiglia di origini pakistane della piccola, ricordata da tutti per la sua bellezza e il suo sorriso.
Nel frattempo proseguono gli accertamenti di regione Lombardia, che attraverso una commissione di valutazione, intende far luce sulle procedure adottate dal personale dell’ospedale Civile, dove la bambina era stata visitata e poi dimessa una settimana fa, ma dove era stata riaccompagnata dai genitori alcune ore dopo per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. A quel punto la bimba era stata ricoverata in rianimazione, ma nonostante gli sforzi dei medici la situazione era precipitata, fino al drammatico epilogo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato