Autostrada della Valtrompia, «cantieri entro l’estate»
Vent’anni di discussioni, 250 milioni di budget e circa quattordici chilometri di nuovo asfalto, tra il tronco principale e le opere accessorie.
È l’autostrada della Valtrompia, o quantomeno il tratto Concesio-Sarezzo, i cui cantieri potrebbero iniziare già nei prossimi mesi grazie al fatto che il tar ha bocciato il ricorso della Cooperativa Cmc, che aveva perso il bando dell’Anas. La Salc del gruppo Salini si è aggiudicata definitivamente l’opera.
«Prevediamo che i cantieri inizino entro l’estate - dice Diego Peli, consigliere provinciale del Pd che da sempre segue l’opera -. Nelle prossime settimane saremo a Milano per la firma del contratto tra Anas e l’azienda che ha vinto il bando e per iniziare ad affrontare il tema delicato della cantierizzazione».
Per il comitato che si batte contro l’autostrada, tutta l’operazione è invecchiata.
«I volumi di traffico sono ormai calati, i presupposti sono da rivedere - spiega Alberto Rizzinelli del comitato "No autostrada, si Metrobus" -. Senza contare il fatto che i costi sono destinati a lievitare, dato che sono passati molti anni dalle prime ipotesi».
Ma secondo la Provincia, e per una buona fetta del mondo imprenditoriale bresciano, quell’arteria serve ancora.
«La Sp 345 è la seconda strada più trafficata della provincia, si superano i 41mila veicoli al giorno ribatte Peli.
L’opera è stata finanziata dalla Brescia-Padova Spa in cambio del prolungamento fino al 2026 della concessione per l'autostrada A4, già più volte rinnovata in passato rispetto al limite dei 30 anni.
Nelle prossime settimane sono attesi dettagli sul progetto esecutivo, dato che ci sono ancora punti da definire, come il collegamento tra Sarezzo e Lumezzane. Di certo, la strada si raccorderà alla Sp19 all’altezza di Concesio, attraverserà il Mella a Costorio e procederà in galleria fino all’Esselunga di Sarezzo.
Non ci sono invece previsioni rispetto agli altri tratti di autostrada, ovvero il collegamento tra Concesio e Ospitaletto e quello tra Concesio e la tangenziale Montelungo. Per il momento, c’è solo il tratto valtrumplino.
I detrattori sostengono che il prolungamento a nord del Metrobus sarebbe più utile. E si preparano a ricorrere al Tar per contestare la mancanza di una valutazione di impatto ambientale aggiornata. La battaglia legale potrebbe dunque non essere conclusa.
«Una sentenza del Tar del 2008 dice chiaramente che serve una nuova Via - conclude Rizzinelli -. Faremo di tutto per fermare questo progetto».
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