Aumentano le tasse, scoppia la polemica sul «bus fantasma»

Bagarre in consiglio comunale, a Concesio, per l'aumento della Tasi: nel mirino della minoranza c'è anche il «bus fantasma»
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L’emendamento al Bilancio di previsione 2015, presentato dal gruppo di minoranza «Concesio in testa», ha infiammato l’ultimo Consiglio comunale del paese valtrumplino, chiamato ad approvare, oltre al Bilancio dell’anno in corso e al pluriennale 2015/2017, anche le nuove aliquote della Tasi

È stato proprio l’aumento della tassa sui servizi indivisibili, passata dall’1 all’1,8 per mille, con un incremento di 601mila euro, ad aver impegnato la discussione per circa un’ora e mezza. Per limitare l’impatto dell’incremento della Tasi, la minoranza ha proposto un piano di riduzione di alcune spese, giudicate «non necessarie in un momento di difficoltà economiche», per un importo totale di 130mila euro.

Due i punti su cui i consiglieri d’opposizione chiedevano il recupero di una parte delle risorse: il trasporto urbano, limitatamente al Bus navetta per i cittadini, 50mila euro; i contributi per gli impianti calcistici, ossia la seconda tranche di 16mila euro (una prima di 17 è già stata erogata) per il Concesio Calcio. 

«Lo diciamo da tempo - ha esordito Mario Tabeni, capogruppo di «Concesio in testa» - e lo ripetiamo. Il bus che serve le frazioni è uno spreco visto che, a quanto sappiamo, è poco utilizzato. La convenzione è stata firmata a dicembre, quando i problemi si conoscevano già». 

L’assessore al Bilancio, Marco Beccalossi, ha replicato presentando alcuni dati, «rilasciati dal concessionario, Brescia Trasporti secondo cui nel 2014 ben 29627 utenti hanno timbrato il biglietto su quella tratta». Un numero esorbitante secondo la minoranza, sbeffeggiato ieri anche sulla pagina Facebook della Lega Nord di Concesio: «Bus-fantasma del Concesio frazioni - recitava il post - stamattina è passato tre volte: zero passeggeri tutte e tre le volte. Non si scherza sui soldi pagati dai cittadini», rivolto al sindaco di Concesio, Stefano Retali. «Da tempo teniamo monitorato il bus - afferma il segretario cittadino del Carroccio, Matteo Micheli - ed è sempre vuoto. Sui numeri, il sindaco sogna, scherza o dice davvero?».  

Sullo stesso tono si è consumato poi il confronto sul contributo alla società sportiva Concesio Calcio. Secondo la minoranza, quello che è stato giustificato come un finanziamento finalizzato alla gestione del campo da calcio di via Aldo Moro, altro non è che un aiuto economico ad una società in gravi difficoltà finanziarie, che il prossimo anno potrebbe non iscrivere la prima squadra in promozione e di cui da tempo si vocifera la fusione con il Gso Sant’Anna, altra società calcistica di Concesio.

«Insinuazioni» respinte con forza dal primo cittadino, Retali, che sul tema ha riunito la capigruppo per lunedì sera. «Sono arrabbiato - dice - e non accetto queste illazioni. Le difficoltà economiche ci sono, ma da anni diamo lo stesso contributo ad una società che oltre a gestire l’impianto sportivo segue ben 400 ragazzi. Alla fusione si arriverà forse il prossimo anno. Quello che interessa noi - conclude - è solo far vivere il settore giovanile». 

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