Andrea Bonera fra i migliori istruttori di Krav Maga del mondo

Il 45enne ha superato un test di oltre sei ore ed ha ricevuto l’attestato direttamente da Israele
Andrea Bonera e Federico Fogliano, direttore europeo di Ikmf - Foto tratta da Facebook
Andrea Bonera e Federico Fogliano, direttore europeo di Ikmf - Foto tratta da Facebook
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Sei anni di sacrifici e duro allenamento con le forze speciali israeliane e con la Legione straniera gli hanno spalancato le porte dell’Empireo del Krav Maga, una disciplina nata vent’anni fa in ambito militare israeliano dall’unione di diverse arti marziali.

L’istruttore Andrea Bonera, 45enne di Concesio, è tra i migliori insegnanti al mondo di Krav Maga. L’ambìto riconoscimento (Expert 1 per chi è del settore), del quale possono fregiarsi non più di 200 persone in tutto il mondo, è arrivato direttamente da Israele dopo un test super selettivo durato ben sei ore, nel corso del quale il candidato deve affrontare molte prove di abilità e rispondere a diversi tipi di aggressione fisica. Ora Andrea possiede praticamente tutti i brevetti possibili e immaginabili nel suo campo: è abilitato persino a tenere corsi per le forze armate.

L’anno scorso ha frequentato un percorso di addestramento di otto giorni al quale sono state ammesse 80 persone provenienti da 16 Paesi del mondo. L’obiettivo era quello di affinare le tecniche di difesa: dal bastone al coltello passando per aggressioni con fucili d’assalto o provenienti in contemporanea da più assalitori. Nel 2017 è stato ammesso nella Legione straniera, lo storico corpo militare d’élite dell’esercito francese, con altri 15 compagni arrivati in Corsica da diversi Paesi europei per affrontare un corso militare estremo finalizzato a saper affrontare casi limite come quelli relativi ad attentati e rapimenti con ostaggi.

Calci e pugni, benché sembri paradossale, non sono però il modo giusto con cui Andrea insegna ad affrontare una aggressione. «La mia non è una palestra di picchiatori - spiega -: la prima cosa che cerco di insegnare è la sicurezza in sé stessi, perché se teniamo un atteggiamento che denota fiducia personale un aggressore difficilmente sceglierà di aggredire noi». 

Di recente il 45enne è diventato anche spiritual coach e, tra le altre cose, dopo aver frequentato percorsi mirati in Inghilterra, tiene corsi ad hoc per bambini vittime di bullismo e per donne che sono state oggetto di violenze. «Con loro il lavoro è delicatissimo - racconta -. Da un lato è essenziale non trasformare il bullizzato in un bullo e con le donne occorre avere la sensibilità giusta che serve per sbloccarle dopo gli episodi di cui sono state vittima». Il Krav Maga, per lui, è un vero e proprio stile di vita. Una scelta compiuta anni fa e che lo sta portando ad aiutare molte persone.

 

 

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