Altre due gemelle bresciane laureate con lode nello stesso giorno

Lode in Medicina per Francesca e Beatrice Battaglio di Nave, nello stesso giorno: una a Parma, l’altra a Brescia
Le sorelle gemelle Francesca e Beatrice Battaglio di Nave - © www.giornaledibrescia.it
Le sorelle gemelle Francesca e Beatrice Battaglio di Nave - © www.giornaledibrescia.it
AA

Avere un medico in famiglia, si sa, fa sempre molto comodo. La famiglia Battaglio di Cortine di Nave può contare addirittura su due dottoresse che, ironia della sorte, sono nate lo stesso giorno alla stessa ora e si sono laureate con 110 e lode, a distanza l’una dall’altra, nello stesso momento in Medicina. La storia arriva a poche settimane dalla storia di altre due gemelle, sempre bresciane: Claudia e Roberta Cornale di Remedello, che si sono laureate insieme all'Università Cattolica in città.

Francesca e Beatrice Battaglio, gemelle classe 1995, sognavano di diventare medico sin da quando erano bambine. «Da piccole giocavamo alla mamma che va dal dottore con il suo bambino - raccontano -. Ci alternavamo: prima una faceva la mamma e l’altra il medico, poi invertivamo i ruoli». Un tipico gioco infantile che, per loro, era destinato a diventare realtà. Fino alle medie Beatrice e Francesca hanno studiato sempre nella medesima scuola, sebbene in classi diverse. Poi, a partire dalle superiori, si sono divise: Beatrice ha frequentato il Calini mentre Francesca l’Arnaldo. Anche all’università hanno optato per due atenei diversi. Beatrice è rimasta a Brescia, all’Università degli studi cittadina, mentre Francesca si è spostata a Parma. Ora si riuniranno, almeno dal punto di vista geografico, per le specialistiche, che entrambe seguiranno a Verona.

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Gemelle sì, dottoresse anche, ma diverse: Beatrice si specializzerà in Ematologia, mentre Francesca seguirà gli studi per diventare ginecologa. Entrambe sognano, una volta portati a termine i rispettivi percorsi universitari, di poter tornare a Brescia e avviare la loro carriera al Civile. Quando lo scorso luglio hanno discusso le loro tesi la famiglia si è dovuta letteralmente dividere a metà: una parte è andata a Parma e l’altra è rimasta a Brescia, perché l’appuntamento, per entrambe, era lo stesso giorno alla stessa ora. Anche la votazione finale, neanche a dirlo, è stata identica: tutte e due hanno portato a casa un 110 con lode.

Le tesi, almeno quelle, erano diverse. Francesca ha portato un enunciato di Cardiologia pediatrica dal titolo «Revisione della correzione radicale della Tetralogia di Fallot: criteri di selezione per il reintervento ed esperienza della S.S.D. di Cardiologia Pediatrica dell’Azienda ospedaliero - Universitaria di Parma», che trattava di una cardiopatia congenita cianogena (la Tetralogia di Fallot) e in particolare della correzione radicale e del reintervento. Beatrice, invece, ha condotto la sua tesi «Predittori plasmatici di progressione nelle alfa-sinucleinopatie: studio longitudinale multimodale» nella Neurologia del Civile, dove ha approfondito lo studio dei marker plasmatici nei pazienti con Parkinson e demenza a corpi di Lewy per valutarne il potere prognostico, ovvero la capacità di dare indicazioni sull’andamento della patologia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato