Alloggi popolari, l’«ex ospedale» di Nave sotto i ferri per due anni
Sono entrati nel vivo nei giorni scorsi i lavori sul «cubo», l’immobile comunale di via Ospitale, a Monteclana, che ospita 11 appartamenti in edilizia residenziale pubblica. «Dovrebbero durare attorno ai due anni» annuncia l’assessore ai Lavori pubblici Folco Donati. Conosciuto ancora oggi in paese come «ex ospedale», perché dagli inizi del secolo scorso fino agli anni ‘50 era l’ospedale di Nave, l’edificio versava in una condizione poco dignitosa sia da un punto di vista esterno sia interno. L’Amministrazione comunale ha quindi deciso di intervenire radicalmente.
Accantonata l’opzione della demolizione, il Comune ha optato per un restyling che prevede il miglioramento estetico e sismico dello stabile attraverso il rinforzo delle strutture portanti e l’efficientamento energetico con l’isolamento del condominio, la sostituzione dei serramenti e la riqualificazione architettonica mediante opere di abbattimento delle barriere per renderlo più accessibile e inclusivo. Il costo dell’operazione, circa 2,5 milioni di euro, è coperto interamente dal contributo regionale ottenuto dall’ente locale nell’ambito del «Programma sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica». Si tratta di un fondo complementare al Pnrr che è destinato a interventi di ristrutturazione di immobili adibiti ad housing sociale, le abitazioni destinate a nuclei familiari assegnatari di servizi abitativi pubblici, meglio note come abitazioni di Edilizia economica popolare.
«Per noi questo intervento è importante - spiega il sindaco Matteo Franzoni -, dal momento che siamo consapevoli che le persone devono vivere in ambienti dignitosi e degni. L’intervento farà risparmiare soldi di utenze e per manutenzioni che ormai erano necessarie».
Il progetto
Nella cifra complessiva sono incluse anche le spese per l’acquisto di immobili per consentire il trasferimento temporaneo degli attuali residenti e per incrementare la disponibilità abitativa di alloggi pubblici da destinare a famiglie disagiate. I nuclei residenti all’interno del condominio sono stati trasferiti in sistemazioni individuate dal Comune in attesa che vengano portati a termine i lavori.
Sempre grazie al contributo regionale l’ente ha inoltre acquistato, pagandoli poco meno di 200mila euro, due nuovi appartamenti, entrambi situati in via Mulino Vecchio (uno al civico 21 e l’altro al numero 25), «che ora sono a disposizione di alcune delle famiglie trasferite da via Ospitale in occasione dei lavori - spiega il sindaco - e in futuro, naturalmente, rimarranno di proprietà del Comune di Nave, il cui patrimonio edilizio viene aumentato per rispondere alle sempre più numerose richieste di abitazioni del paese».
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