All'ex cartiera Giustacchini verrà realizzato un complesso residenziale
Sulle macerie della cartiera Giustacchini sorgerà un complesso residenziale. La zona interessata dall’operazione, che avrà un costo superiore ai 2 milioni di euro e verrà realizzata da una società della Valle del Garza, è quella che si incontra poco dopo aver svoltato in via Pieve Vecchia, a poche decine di metri dalla Pieve della Mitria, a Nave.
Prima di arrivare alla pizzeria La Calchera, per intenderci, la si trova sulla sinistra: è recintata e un cartello mette in guardia i passanti per la possibile caduta di materiali dall’alto. Al suo interno buona parte dell’edificio è crollato e qui, negli anni passati, sono state fatte simulazioni di ricerca dispersi durante alcune esercitazioni della Protezione civile.
È da tempo immemore che l’area versa in uno stato di degrado. Basti pensare che la cartiera chiuse i battenti a ridosso degli anni Cinquanta e da allora non è più stata messa mano agli immobili che, nel frattempo, sono letteralmente caduti a pezzi. La svolta sarebbe dovuta arrivare già una dozzina di anni fa, ma così non fu.
«Nel 2011 l’Amministrazione Corsini presentò in Soprintendenza un progetto per l’abbattimento totale delle strutture e la realizzazione di case bifamiliari corredato da una convenzione già firmata con la società che voleva fare l’investimento - spiega l’assessore all’Urbanistica Carlo Ramazzini -. La Soprintendenza giudicò il progetto non fattibile, così è restato tutto in pausa fino a quando abbiamo ripreso in mano la questione e, coinvolgendo la Soprintendenza, abbiamo ottenuto le autorizzazioni necessarie».
Ora all’appello manca solo il passaggio con il notaio per la registrazione della convenzione urbanistica. La società fa sapere che «al momento non è previsto alcuno spazio commerciale o ricettivo (inizialmente si era pensato di realizzare un bed and breakfast ndr)».
I lavori dovrebbero quindi iniziare a breve e «così come stabilito nel progetto, si andrà a recuperare quello che si può - spiega Ramazzini -, come per esempio la ruota idraulica esterna, alcuni manufatti in pietra e le spaziature: l’obiettivo, insomma, è che il passante possa ricordare, una volta costruite le case, cosa storicamente c’è stato in quel punto». Il sindaco Matteo Franzoni e Ramazzini tengono a ringraziare la società «perché andrà di fatto a rigenerare un pezzo di paese».
Non resta che attendere la partenza del cantiere.
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