«Alberi troppo vecchi»: i boschi della Valle stanno morendo
«Il nostro bosco sta morendo». È con queste parole - nette e dirette - che il sindaco di Villa Carcina Gianmaria Giraudini, dopo l’approvazione del Piano di assestamento forestale, vuole evidenziare un problema che non riguarda solamente il suo comune, ma in generale tutti quelli della valle: ossia l’età avanzata degli alberi che popolano le nostre montagne.
Un problema che trascina con sè tutta una serie di questioni che riguardano anche il nodo sicurezza.
«Fino a qualche decennio fa il bosco veniva costantemente tagliato per sfruttare e utilizzare il legname - spiega Giraudini, lanciando l’allarme -, ma le regole degli ultimi anni hanno fatto sì che tale attività si riducesse sempre di più. Ora servono camini con particolari filtri per la combustione della legna e inoltre non è possibile tagliare gli alberi al di sotto dei 300 metri di altitudine». Di qui, il rebus manutenzione: «Non dico che siano norme sbagliate - sottolinea il sindaco - ma bisogna trovare allora soluzioni alternative per la manutenzione dei nostri monti, perché questa usanza ha permesso per secoli ai boschi di rigenerarsi costantemente».
Un bosco troppo vecchio porta con sé tutta una serie di problemi e i costi di intervento a posteriori sono maggiori rispetto a quelli per la sua manutenzione ordinaria.
«Gli alberi, invecchiando, si sfasciano e crollano, ostacolando le vie di passaggio - spiega ancora il primo cittadino -. Inoltre non sorreggono più la struttura del monte, aumentando esponenzialmente il rischio di frane. Fortunatamente è qualche anno che non si verificano incendi sul nostro territorio, ma un bosco vecchio e secco ovviamente è anche il luogo ideale per la propagazione delle fiamme».
«Un tempo c’erano molte famiglie di taglialegna che si occupavano anche della salute dei nostri alberi - conclude Giraudini -. Ora i tempi sono cambiati, la montagna non è più così vissuta dalla popolazione. Fortunatamente noi abbiamo il Corpo volontari Agroforestale che ogni anno si occupa di ripulire i sentieri, ma ovviamente non è abbastanza».
Il primo cittadino lancia così un appello a tutti i «colleghi» della Valle per fare rete e chiedere - ancora - alla Regione Lombardia un’azione incisiva: «Servono interventi comuni, che riguardino tutta la Valle. Per questo motivo abbiamo chiesto più volte, attraversi la Comunità Montana, degli aiuti alla Regione, ma in questi tempi caratterizzati da forti ristrettezze dei fondi pubblici non è affatto facile trovare nuove soluzioni oppure finanziamenti adeguati».
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