Airbag, l'ultima frontiera del furto in Valtrompia

Il caso di una signora lumezzanese fa luce su un «mercato» particolarmente florido.
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Le frontiere dei furti sono senza confini. È semplicemente inimmaginabile e apertamente inedito il furto... dell'airbag. Una novità stupefacente in fatto di ricambi d'auto. E siccome non si tratta d'un caso isolato, è conseguente pensare che sia nata una piccola organizzazione dedita a questo incredibile «sport» da mani leste e sicuramente abili.

Ecco com'è andata. Una signora di Lumezzane è solita parcheggiare la sua Fiat Punto Evo nel cortile interno del condominio di via XXV Aprile, dove abita. La lascia sempre in un angolo poco visibile e, a volte, la protegge con un telo. L'altra notte l'utilitaria ha subito l'assalto di uno, forse due specialisti di questo genere di furti. La Punto è dotata di finestrella nelle portiere anteriori. Con un colpo il ladro ha rotto il triangolo di cristallo e ha potuto aprire la portiera infilando la mano: un gioco da bambini tirare la maniglia. Il malvivente era perfettamente a conoscenza che il furto che aveva progettato avrebbe provocato lo scoppio dell'airbag, perché ha sollevato il cofano e ha tagliato i fili elettrici che collegano la batteria al cruscotto e al volante.

Indisturbato, si è quindi rimesso al posto di guida e, con abilità da elettrotecnico, ha prelevato l'airbag per andarsene poi nel buio (ma non troppo) della notte. Il cortile del condominio, nel cuore di Sonico, è senza cancello ed è attorniato da altre abitazioni; la strada è illuminata, ma nessuno ha avvertito alcunché. Al mattino la signora, scesa per prendere la sua Punto, quasi viene colta da infarto, incredula, al limite dello smarrimento. Immediata la denuncia ai carabinieri della stazione lumezzanese, così come la discesa verso il Crocevia di Sarezzo per la riparazione del danno, nella Carrozzeria Bettoni.

Qui, come se non bastasse, un'altra sorpresa: mentre si lamentava col carrozziere per il furto subito, la signora veniva informata che non era toccato solo a lei, e quindi il caso non era isolato; non si trattava di un fatto sporadico o di un dispetto, perché in carrozzeria erano passate altre cinque Punto Evo e a tutte era stato riservato lo stesso... trattamento.

«Perché proprio l'airbag?», ha chiesto la signora. Semplicemente perché è uno dei pezzi di ricambio più costosi dell'utilitaria. Il ripristino dell'indispensabile strumento, infatti, costa circa 1.500 euro. Dunque, se i furti si susseguono a raffica significa che la possibilità di piazzare la refurtiva non manca. «Io e mio marito - spiega la vittima - siamo lavoratori e questo danno ci costa la metà dei nostri stipendi...». Nel frattempo si è cercato di capire chi possa aver messo a segno un furto del genere. La conclusione è che, data la difficoltà dell'operazione, si deve essere in presenza d'un meccanico, o quantomeno d'un esperto. Il quale potrebbe indirizzare la sua abilità verso un mestiere lecito. Ma tant'è!

Egidio Bonomi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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