«Addio profe», si è spento Maurizio Pasqui
Molti lo ricorderanno per sempre con indosso la sua cara tuta da ginnastica, sorridente sulla soglia della palestra, mentre è in attesa dei suoi ragazzi.
Un’immagine indelebile che in questi due giorni è riaffiorata con triste prepotenza alla mente dei suoi tanti alunni del passato e del presente, così come dei familiari, colleghi e dei suoi tantissimi amici.
Il professor Maurizio Pasqui si è spento ieri dopo aver lottato contro la terribile malattia che lo aveva colpito lo scorso dicembre.
Quest’anno avrebbe compiuto 63 anni ed era a un passo dalla pensione, dopo un’intera vita trascorsa a fare l’insegnante di educazione fisica, sempre a fianco dei giovanissimi. Che gli volevano bene.
Una professione, quella di insegnante, alla quale ha sempre dedicato tutto se stesso.
Ieri, quando la notizia della sua scomparsa ha iniziato a diffondersi, l’incredulità iniziale ha lasciato posto alle lacrime e al cordoglio: la sua fotografia postata sulle pagine Facebook di Nave e di Caino, insieme al commento «Fai buon viaggio profe» ha ricevuto quasi 500 like in pochissime ore, e un mare di commenti commossi.
Anche il vicesindaco Vanna Benini, amica e collega di Pasqui da trent’anni, lo ricorda come una persona ottimista e determinata: «Dopo la pensione diceva di voler dare una mano con le attività del paese». Tantissimi i messaggi di vicinanza inviati alla famiglia e ai figli Chiara e Alexi.
La data dei funerali, che dovrebbero tenersi nella parrocchiale di Nave, non è ancora stata resa nota.
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