Addio a Sergio Piccini, da 40 anni voce della valle Trompia
Fino a due giorni prima di spegnersi alla Fondazione Passerini di Nozza, dove era ricoverato da due settimane a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, Sergio Bernardino Piccini ha continuato ad aggiornare i suoi amici e il suo pubblico tramite dei video su Facebook.
«Sento che il male va avanti, però spero sempre che il meglio possa arrivare: la diagnosi la conoscete tutti, ma io non smetto di sperare» raccontava il 54enne in un breve filmato pubblicato solo pochi giorni fa. Non si può di certo dire che non abbia lottato fino all’ultimo, con quell’ottimismo e quella vitalità che tutti, in Valtrompia e fuori, gli hanno sempre riconosciuto.
Quando ieri pomeriggio la notizia della sua morte si è diffusa, hanno iniziato a fioccare da ogni dove messaggi di profondo cordoglio. Sergio era conosciuto praticamente da tutti in Valtrompia. A soli 15 anni, nel 1982, aveva iniziato a parlare dai microfoni di Radio Valtrompia Centrale. Poi, nel 1984, ha fondato l’emittente locale Radio Rete5, l’unica rimasta in Valtrompia, da sempre molto seguita e amata.
Oltre che speaker molto apprezzato, Piccini è stato anche un grande appassionato di storia locale: dalle sue pagine Facebook pubblicava periodicamente delle pillole storiche locali molto apprezzate dal pubblico. L’ultima, pubblicata lo scorso 24 ottobre, riguardava la croce artigianale posizionata sulla statua del Cristo in località Grassi, «che guarda Sarezzo - scriveva Piccini - e che irradia luce e speranza per la mia triste diagnosi».
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