Addio a Giacomo Tavelli, era il bresciano più longevo: 106 anni
Se ne è andato a 106 anni. Giacomo Tavelli, detto Cumì de le crus, è andato avanti, come avrebbe detto lui stesso, da alpino qual era. E con lui se ne è andato anche il suo primato: quello dell'uomo bresciano più vecchio in assoluto, un record di longevità che probabilmente ne facevano persino il più anziano di Lombardia.
Tempra trumplina, Tavelli era nato nel settembre del 1912 a San Colombano di Collio. Come molti suoi coetanei aveva conosciuto le asprezze della guerra: nel secondo conflitto mondiale aveva combattuto come alpino del Vestone in Albania, partito a poche settimane dal matrimonio con l'amata moglie Angiolina Lazzari. Poi il rientro in Italia, dopo l'8 settembre una pagina dolorosa, vissuta da minatore sotto la Todt con i tedeschi pronti a far fuoco. Il suo fisico resse anche alla minaccia - ricorrente per i minatori - della silicosi. Il suo cappello invece lo donò ad un partigiano delle Fiamme Verdi, ma la penna nera non mancava mai nelle occorrenze speciali sul suo capo.
Negli ultimi anni viveva al Villaggio Prealpino, anche se il cuore batteva sempre per la sua Alta Valtrompia. A piangerlo ora sono i quattro figli, Rina, Bruna, Albina e Beniamino, la sorella Domenica, nipoti e pronipoti. Il longevo Cumì si è spento al Civile.
La salma è composta nell'obitorio del maggiore ospedale cittadino, dove domani, 1° marzo, alle 17 sarà celebrata la veglia funebre. I funerali, invece, sono fissati per le 15.30 di sabato 2 marzo alla Parrocchiale della Stocchetta, con partenza alle 15.10 dal Civile.
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