Addio a Flavio Emer, scrittore nonostante la distrofia
Flavio Emer, scrittore di Caino, ha cessato in queste ore la sua decennale battaglia contro la distrofia muscolare, male che lo ha stroncato ad appena 46 anni. Spirito libero, solidale, carattere energico e schietto, sostenuto da una formidabile voglia di vivere e da un’ironia tagliente, aveva coronato giovanissimo il suo sogno: quello di divenire scrittore, a dispetto di quelle mani che il male che lo affliggeva gli impediva di usare.
In particolare, grazie ad un apparecchio che gli consentiva di dettare al computer rendendo superflua la battitura dei testi – e che aveva affettuosamente ribattezzato "Oby One Kenoby", come il personaggio di Guerre Stellari – aveva raccontato la sua esperienza in libri quali “Visto da seduto”, "Il mio cielo è diverso", "Sensi in-continenti" e “Il Corponauta”. Una lezione di vita, una capacità di non arrendersi esemplare, di cui i tanti amici anche in queste ore gli vanno rendendo grazie sulle pagine del suo profilo Facebook.
La sua malattia aveva conosciuto un aggravamento tre mesi fa. Un periodo che Emer ha affrontato con grande lucidità, assicura chi lo conosceva bene, nonostante la piena consapevolezza del fatto che la fine era vicina. La morte lo ha raggiunto mentre era ricoverato nella clinica Maugeri di Lumezzane. La salma è stata composta nella camera ardente allestita a Caino, nell’abitazione della mamma Luigina, che Flavio Emer lascia assieme al fratello Giordano.
I funerali saranno celebrati sabato, 15 agosto, nella parrocchiale di Caino.
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