A Collio il nuovo parroco arriva dopo 90 km a piedi

Don Battista Dassa lascia la Valcamonica dopo 36 anni: percorrerà la strada verso la Valtrompia in 4 tappe
Don Battista Dassa, da Ponte di Legno a Collio - Foto © www.giornaledibrescia.it
Don Battista Dassa, da Ponte di Legno a Collio - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Per don Battista Dassa l’arte del camminare è la metafora della vita: quella fatica e quello sforzo «che oggi si cercano di evitare a tutti i costi», racconta, vengono ripagati e lungo il percorso si creano sempre nuove consapevolezze. Il «prete camminatore», come è stato ribattezzato in quanto ha compiuto svariati pellegrinaggi in Italia e all’estero, comprese diverse zone del Bresciano, il prossimo 9 settembre saluterà la parrocchia di Ponte di Legno per raggiungere a piedi Collio e San Colombano, dove il 12 settembre si insedierà come parroco. Il cammino. In tutto una novantina di chilometri che don Dassa suddividerà in quattro tappe.

All’alba del 9 settembre partirà da Ponte di Legno per raggiungere Capo di Ponte: qui si fermerà nella casa che era dei suoi nonni e che oggi è di proprietà della sua famiglia. Il secondo giorno camminerà verso Bienno, passerà la notte all’Eremo locale per rimettersi in cammino il giorno successivo verso malga Campolungo. La quarta e ultima giornata vedrà don Dassa giungere a Collio, dove è già stato in visita alcune settimane fa in via informale.

«Il passaggio da una valle all’altra sarà sicuramente una sfida di quelle toste, anche perché sono ormai 36 anni che sto in Valcamonica, ma mi trasferisco in Valtrompia con lo stesso entusiasmo con cui ho cercato di vivere in terra camuna - racconta -. Mi piacerebbe, una volta sistemato, studiare alcuni percorsi in Alta Valtrompia da proporre a tutti coloro che avranno voglia di aggregarsi: ovviamente non sarà un camminare tanto per, bensì un modo per pregare, riflettere e, perché no, sostenere progetti solidali».

Nonostante i 36 anni trascorsi in Valcamonica, l’imminente viaggio di don Dassa in Valtrompia sarà in un certo senso un po’ un ritorno alle origini: il prete camminatore è infatti nato a Nave (figlio di Giovanni Dassa, ha vissuto la prima parte della sua vita a fianco di altri 8 fratelli e sorelle), dove nel 1984 è stato ordinato sacerdote.  Successivamente è diventato curato a Malonno (1984-1992), poi parroco ad Astrio e Pescarzo di Breno (1992-2004), parroco di Angone (2004-2014), presbitero collaboratore a Ponte di Legno, Precasaglio e Pontagna (2014-2019) e dal 2019 è amministratore parrocchiale di Ponte di Legno, Precasaglio e Pontagna. Dal 2010, inoltre, è consulente CSI per il comitato camuno.

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