A casa l'imprenditore sequestrato in Messico
Gianpietro Ghidini è tornato a casa e sta bene. Il 69enne imprenditore lumezzanese, vittima di un sequestro lampo avvenuto in Messico, giovedì scorso, nella sua casa di La Paz, ha riabbracciato la sua famiglia nella notte fra domenica e lunedì.
Gianpietro, da sempre «Giannino» in Valgobbia, si trovava in Centro America per gestire le sue aziende, che si occupano di riciclo di materiale ferroso proveniente dalla rottamazione delle automobili. Qui è stato sequestrato per 24 ore da due banditi armati che l'hanno costretto a firmare carte e documenti prima di essere rilasciato.
Lunedì sera Ghidini è stato sentito dai carabinieri di Lumezzane dove ha spiegato l’accaduto. Agli inquirenti il compito di capire chi ha rapito Ghidini e, soprattutto, per quali ragioni lo hanno costretto a firmare quei documenti.
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