Vuole rifare i pavimenti, poi si fa prendere la mano: denunciato
Sotto sequestro un cantiere edile di Preseglie. Ad apporre i sigilli sono stati i Carabinieri Forestali della Stazione di Vobarno che hanno reso inagibile un intero edificio oggetto di lavori di riqualificazione eseguiti in assenza dei necessari titoli abilitativi, in zona peraltro sottoposta a vincolo idrogeologico ed a vincolo paesaggistico.
I proprietari del fabbricato, infatti, risultavano aver presentato una semplice comunicazione di inizio lavori asseverata (C.I.L.A.) finalizzata alla sostituzione della pavimentazione interna, dei sanitari e di alcuni coppi rotti del tetto. Evidentemente il desiderio di dare un nuovo look alla villetta deve aver preso un po' la mano ai proprietari.
Almeno secondo i Carabinieri Forestali che hanno, invece, accertato «l’avvenuta demolizione e ristrutturazione di intere porzioni dell’edificio con modifica dei prospetti e dell’aspetto esteriore dell’edificio, il rifacimento del tetto con sopraelevazione e conseguente incremento della volumetria complessiva dell’immobile, l’esecuzione di scavi ed opere in conglomerato cementizio armato nonché il cambio di destinazione d’uso di alcuni locali, il tutto in assenza di autorizzazione idrogeologica e paesaggistica, oltre che del permesso di costruire e degli elaborati tecnici indispensabili per la realizzazione di tale tipologia di opere».
A finire nei guai, oltre ai proprietari che si son visti sequestrare l'immobile, anche il progettista e l'impresa che stava eseguendo i lavori. Alle contestazioni penali, da ultimo, si assommano anche le sanzioni amministrative previste dalla legge per quanto riguarda la violazione del vincolo idrogeologico.
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