Valsabbia

Vigili del fuoco, per il 2017 serve un nuovo mezzo

Cambio della guardia al vertice del distaccamento dei volontari e nuovi obiettivi per l'anno che si apre
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Una «rigenerazione» del personale, un nuovo mezzo ed attrezzature per interventi in piena sicurezza, nuove forme economiche di sostegno per il distaccamento.

Programma ambizioso quello per l’anno appena iniziato, per i vigili del fuoco volontari di Vestone. Istituzione che nelle scorse settimane ha vissuto anche il cambio della guardia al comando, quando il comandante provinciale Agatino Carrolo ha nominato Ivan Bardelloni nel ruolo di capo distaccamento che per un paio d’anni era stato di Gianluca Maratti. Quarantuno anni, imbianchino di professione residente a Sabbio Chiese, marito e padre di una bimba, Ivan Bardelloni è vigile del fuoco da una ventina di anni ed è un elemento di grande esperienza: unico fra la quindicina di volontari vestonesi a fregiarsi dell’operatività Saf 1A (speleo alpino fluviale), ha al suo attivo la militanza fra i volontari di Lumezzane e 700 giorni trascorsi fra i permanenti al Comando provinciale.

Sono stati un centinaio gli interventi effettuati nel corso del 2016 dai volontari vestonesi e tutti «di qualità»: incendi nei boschi, ma soprattutto delle abitazioni, incidenti stradali, calamità naturali, soccorso animali. Nella caserma che il Comune di Vestone ha messo loro a disposizione in località Brina, ci sono tre veicoli operativi efficienti, ma «ci manca una autopompa che possa trasportare oltre a grandi quantità di acqua anche 5 uomini, cioè una squadra completa, per rendere più sicura la gestione degli interventi» afferma Bardelloni, iniziando l’elenco delle novità che intende introdurre.

«Altri obiettivi, da perseguire in sinergia con gli enti locali, il Comando provinciale e l’Associazione Amici dei Vigili del fuoco di Vestone - aggiunge -, è di coinvolgere altri volontari e di trovare nuove forme economiche di sostegno del distaccamento. A questo proposito è già pronta una convenzione da sottoporre al vaglio dei 13 Comuni che fanno parte del nostro bacino d’utenza, che va da Anfo fino a Barghe». 

 

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