Valsabbia

Valvestino, un tunnel verso il Trentino

Giovedì la firma della convenzione con il Fondo per lo sviluppo dei Comuni confinanti per la realizzazione della galleria di 4 km
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Una firma che vale la fine dell’isolamento. È quella che giovedì mattina, alla Ragioneria territoriale dello Stato, a Verona, il sindaco di Valvestino Davide Pace ha posto in calce alla convenzione con l’Odi, il Fondo per lo sviluppo dei Comuni confinanti con le province autonome di Trento e Bolzano, per ufficializzare il contributo necessario a realizzare il tunnel di collegamento tra la Valvestino e il Comune di Bondone, in Trentino. Si tratta di 18 milioni e 792mila euro, ai quali si aggiungono i 14 milioni già stanziati dalla Provincia autonoma per la porzione di infrastruttura che ricade nel proprio territorio. La somma porta all’astronomica cifra di circa 33 milioni di euro.

Tanto costerà la costruzione di un’opera viaria che sarà strutturata in due parti: un tratto di strada a cielo aperto di 1.400 metri che percorre la valle del fiume Personcino e un tratto in galleria di 4.000 metri, scavato nella pancia del monte Cingla, che si collega alla predetta strada e sbuca a Bondone, in Trentino.

Il tunnel consentirà ai valvestinesi di avere a portata di mano, ad una manciata di chilometri di distanza, una zona dotata di servizi, posti lavoro e scuole (i pochi studenti della valle oggi si devono quotidianamente sobbarcare 2 ore di pullman per percorrere i 27 tortuosi chilometri che portano a Gargnano).

Per il sindaco di Valvestino, ma anche per il suo collega del vicino comune di Magasa, il collegamento con il Trentino è l’unico modo per arrestare lo spopolamento del territorio. A Valvestino, dal 1951 al 2012 si è passati da 987 a 209 abitanti. Non differente è la situazione di Magasa, dove si è passati dai 500 abitanti del 1947 alle 143 anime del 2012.

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