Uccisa dal marito, venerdì Agnosine dice addio a Giusi
Saranno celebrati questo venerdì, nella parrocchiale che Agnosine dedica ai santi protettori Ippolito e Cassiano, i funerali di Giuseppina Di Luca, la 46enne uccisa dal marito lunedì scorso mentre usciva di casa per recarsi al lavoro. Dopo il nullaosta alla sepoltura, sottoscritto martedì sera dal magistrato che si sta occupando delle indagini, ieri la salma è stata trasferita nella Casa funeraria Gabusi & Zani a Mondalino di Sabbio Chiese, dove la valle intera ha cominciato a stringersi attorno ad una famiglia sconvolta.
In particolare per stare accanto all’anziana madre di Giuseppina, Maria, alle figlie Tanya e Sara, alle sorelle Rosalia, Mariagrazia, Daniela, Patrizia e Stefania. Giuseppina, Giusi per tutti quelli che la conoscevano, era l’ultima della nidiata. Dalla Casa funeraria domani la salma partirà alle 14.45, per arrivare in chiesa ad Agnosine alle 15.
Incredulità, cordoglio, rabbia per questo ennesimo femminicidio: tutti si chiedono se non potesse essere evitato. A voler vedere, ma col senno di poi, le premesse c’erano ed erano pure evidenti. Giusi aveva deciso di porre fine ad una relazione matrimoniale che da tempo la faceva soffrire, con un marito che evidentemente aveva dei problemi e riversava le sue difficoltà sulla moglie, a volte con violenza, verbale e fisica. Giusto un mese fa si era trasferita in quell’appartamentino di Agnosine, con la figlia più giovane.
Lui aveva letto la decisione, irremovibile, come un affronto insopportabile, tanto da dire apertamente che gliel’avrebbe «fatta pagare». A dimostrazione che fosse intenzionato a mettere in pratica qualche insano proposito, quello che Giusi stessa la settimana scorsa avrebbe raccontato a sorelle e amiche: mentre stava andando a pagare un’assicurazione, lui l’ha intercettata cercando anche di speronarla con l’auto per farla uscire di strada.
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