Turisti in arrivo sul lago d'Idro, gli operatori: «Dateci il battello anche per Pentecoste»
«Dateci il battello anche per il periodo delle Pentecoste»: la richiesta è degli operatori turistici del lago d'Idro, diretta alla Provincia di Brescia e all’Agenzia di trasporto pubblico locale (Tpl) che però non l’hanno sentita.
«Sono deluso. Abbiamo investito molto e abbiamo in progetto di investire ancora, ma se non ci danno una mano, almeno facendo entrare in funzione il battello quando serve, tutto risulta inutile» dice Oliver Frank, tedesco, il proprietario del «Rio Vantone» che è stato il primo campeggio attorno al lago valsabbino ad ospitare strutture che ora vengono indicate col termine «glamping» (parola che unisce i termini glamour e camping): ristorante, case mobili in legno e lussuose tende arredate a tema e quant’altro.
La richiesta
In Olanda e in Germania, infatti, sono previsti diversi giorni di vacanza per le Pentecoste: «Quest’anno vanno dal 27 maggio all’11 giugno, periodo preceduto dai quattro giorni dell’Ascensione, abbiamo quindi il tutto esaurito - aggiunge Frank -. Ma cosa diremo ai campeggiatori quando scoprono che dopo aver affrontato per due ore e mezza la gettonatissima ferrata delle Sasse, senza il servizio pubblico sul lago, devono tornare per la stessa via o percorrendo magari coi bambini al seguito il pericolosissimo sentiero dei Contrabbandieri?».
Col battello si va poi al mercato, alla Rocca d’Anfo, già aperta al pubblico, si gode del lago da un punto di vista particolarmente suggestivo. In linea con Frank c'è anche il Consorzio degli operatori turistici, da sempre impegnato a destagionalizzare il turismo lacustre, cioè ad ampliare il più possibile nel corso dell’anno l’offerta dei servizi. A farsi carico delle richieste dei concittadini è stato il sindaco di Idro Aldo Armani: «Ho provato a sentire la Comunità montana come stazione appaltante e a convincere Provincia e Tpl, ma non ci sono riuscito. Fra i problemi ci sarebbe anche il reperimento delle risorse necessarie» ha detto il sindaco. «Credo che la soluzione potrà essere il riconoscimento anche del lago d’Idro come “lago navigabile” - dice ancora il sindaco -. A quel punto del trasporto pubblico se ne occuperebbe la Regione e si potrebbero fare altri ragionamenti. Stiamo lavorando in questo senso ed abbiamo già l’ok non di tutti i 25 Comuni valsabbini per richiedere la modifica della legge regionale».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato