Valsabbia

Treviso Bresciano, vandali alla casa di Cocca Veglie

L'episodio risale a qualche giorno fa. Padre Pippo Ferrari ha inviato una lettera al Giornale di Brescia con una preghiera
Cocca Tris, la casa di Cocca Veglie - Foto © www.giornaledibrescia.it
Cocca Tris, la casa di Cocca Veglie - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Tutto era pronto e prenotato per le vacanze invernali, Covid permettendo. Invece qualcuno ha sfondato le inferriate e una volta dentro ha preso a mazzate tutti i sanitari, distruggendoli per rubare i rubinetti. 

È successo a Treviso Bresciano, nella casa chiamata «Cocca Tris», lungo la strada che dal Cavallino della Fobbia porta a Eno. Si tratta di una casermetta della Prima guerra mondiale lasciata dai fratelli Dal Zotto agli Amici di Cocca Veglie, perché una volta ristrutturata servisse a ospitare gruppi giovanili con particolare attenzione ai disabili. E che invece qualche giorno fa è stata presa d'assalto dai vandali.

  • I danni ai sanitari di Cocca Tris
    I danni ai sanitari di Cocca Tris
  • I danni ai sanitari di Cocca Tris
    I danni ai sanitari di Cocca Tris
  • I danni ai sanitari di Cocca Tris
    I danni ai sanitari di Cocca Tris
  • I danni ai sanitari di Cocca Tris
    I danni ai sanitari di Cocca Tris

«Mi ha sempre impressionato la preghiera di Luca, l’evangelista “della misericordia”, che riferisce la preghiera di Gesù in croce: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno” - commenta padre Pippo Ferrari in una lettera arrivata al Giornale di Brescia -. Anche io mi sforzo di ripeterla questa preghiera, cercando (benché indegno) di avere gli stessi sentimenti di Gesù. Pur sentendo nell’orecchio la voce di Padre Marcolini che spesso ripeteva: a “L’uomo è più stupido che cattivo”. Ed è proprio la stupidità che provoca i danni peggiori».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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