Tra Valsabbia e lago di Garda, alla scoperta dei mestieri del territorio

Un viaggio alla scoperta degli antichi mestieri e delle tradizioni che hanno plasmato il territorio valsabbino e gardesano, passando per i libri. «Per ricordarci chi eravamo e chi siamo», commenta Alessandra Vittici, coordinatrice del sistema bibliotecario nord-est bresciano, intervenuta durante la conferenza stampa di presentazione del progetto Labor: esperienze tra valle e lago. Una rassegna di percorsi ed esperienze inedite e gratuite, alla scoperta della Valle Sabbia e del territorio del Lago di Garda. Vittici ha sottolineato come il progetto sia nato «grazie al sistema bibliotecario, e sia frutto di un lavoro sinergico durato oltre un anno». 

Scoprire il territorio

Un programma di eventi gratuiti, che ha visto la luce grazie anche al Sistema Museale Valsabbia. Una «coniugazione tra il sistema bibliotecario, quello museale, e le realtà locali» racconta Claudio Ferremi, assessore alla Cultura Comunità Montana Valsabbia. Attraverso il progetto Labor, l’intento è quello di percorrere il territorio valsabbino e gardesano, andando alla scoperta delle professioni locali che hanno fatto la storia. Ad esempio, a Villanuova «si ripercorre la storia dei setifici attraverso laboratori che prevedono la partecipazione attiva dei cittadini» illustra Michele Zanardi, sindaco di Villanuova sul Clisi. Nei primi due fine settimana di iniziative la risposta è stata numerosa, così come l’interesse suscitato nel pubblico. Un dato che porterà iniziative come queste a proseguire negli anni. 

Nel territorio l’evoluzione del lavoro locale durante i secoli è raccontata attraverso delle visite guidate e la lettura di passaggi di libri inerenti al tema. «Tra le attività itineranti è in programma anche la presenza di evocatori, che durante la visita si immedesimano nei personaggi d’epoca e recitano in costume» aggiunge Sonia Castelli, responsabile dei servizi educativi della Cooperativa La Melagrana, in collaborazione al progetto. Non solo laboratori, visite guidate, letture a tema: il progetto Labor offre anche la possibilità di prendere parte a itinerari enogastronomici. Si contano oltre 45 date di diverse attività, alcune su prenotazione. «Occorre partire intercettando in primo luogo i bambini e le famiglie. La conoscenza della nostra storia deve partire da loro, dalle nuove generazioni» conclude Castelli. 

L’anima del progetto

Tutta questa trasmissione di storia e tradizione non sarebbe possibile senza il motore propulsore di Labor, la rete bibliotecaria bresciana. «Le biblioteche non offrono solo un servizio di pubblica lettura, sono delle vere e proprie custodi della memoria» afferma Marina Menni, responsabile referente della rete bibliotecaria bresciana. «Chi lavora tra i libri diventa testimone del proprio tempo. Rappresenta la persona che conosce meglio il territorio e gli abitanti che l’hanno vissuto, di generazione in generazione». Progetti culturali come Labor si inseriscono nell’anno di Capitale della Cultura con l’intento di diffondere le tradizioni del territorio a 360 gradi. Il programma completo e maggiori informazioni sono disponibili sul sito.