Valsabbia

Speleologa intrappolata, via al salvataggio

Sono cominciate all’alba le operazioni di salvataggio di Anna Bonini, la speleologa intrappolata in una grotta a Serle.
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ORE 17 ALL'OPERA 70 SOCCORRITORI  - Sono una settantina i soccorritori speleologi della Protezione Civile impegnati nel recupero di Anna Bonini. Una quarantina lavorano direttamente sotto terra per trasportare la barella e preparare il percorso.  L’ingresso della grotta denominata ’Omber del bus del zel’, si raggiunge attraverso un sentiero del bosco ricoperto di foglie secche, sull’altopiano di Cariadeghe.

L’ingresso è un buco scavato nel terreno che diventa subito buio e scuro. Per i primi 70 metri si scende attraverso degli scalini in un cunicolo stretto ma di non difficile percorribilità. Quindi un cancelletto sbarra l’accesso alla parte più rischiosa e difficile delle grotte. La chiave viene consegnata dal gruppo speleologi della zona solo a chi dimostra di possedere un brevetto. Anna Bonini e i suoi due amici avevano tutti i requisiti richiesti per poter proseguire il giro nelle grotte, come ha confermato uno dei soccorritori.

Sotto terra si arriva fino a oltre 250 metri di profondità percorrendo cunicoli e grotte per circa 3 chilometri. Per raggiungere il punto esatto dove Anna si è fatta male occorre un’ora e mezza. Per risalire, in condizioni normali, ci vogliono almeno 2 ore. Con la barella l’operazione è molto più complicata perchè in alcuni punti il percorso è agevole, in altri invece bisogna allargare i passaggi anche scavando. Le operazioni di soccorso sono rese ancora più complicate per le difficoltà nelle comunicazioni. Non c’è campo infatti per i cellulari e i soccorritori devono comunicare con un telefono fisso messo a disposizione da una trattoria che si trova a qualche centinaia di metri dall’ingresso della grotta.

ORE 16.15. ANNA: "CHIEDO SCUSA A TUTTI PER QUESTI SFORZI" -

"Chiedo scusa, ringrazio tutti, ma voglio davvero chiedere scusa per il lavoro che sto causando". Sono state queste le prime parole, secondo quanto riferito dal medico che l’ha raggiunta per primo, di Anna Bonini, la donna di 36 anni intrappolata nella grotta.


"L’ho trovata di ottimo umore, piena di grinta - ha detto il dottore, Mario Milani dell’ospedale di Lecco - l’abbiamo sedata, medicata, tranquillizzata ma non ha avuto bisogno di altro". Anna Bonini potrebbe essere riportata fuori dalla grotta domattina.

Secondo quanto ha riferito il medico le operazioni di soccorso procedono molto lentamente perchè la barella deve essere trasportata, passandola di mano in mano negli stretti cunicoli, da otto persone per volta. Durante la notte, mentre gli speleologi del soccorso preparavano il percorso Anna Bonini ha dormito qualche ora in una piccola tenda allestita per lei.

ORE 14.30. ANNA E' TRANQUILLA - E' tranquilla, non ha freddo e, compatibilmente con il dolore e le condizioni in cui si trova, è serena. Queste le parole dei soccorritori che nella notte si sono calati nella grotta "Omber del bus del zel". Fondamentale per le operazioni di salvataggio la comunicazione: i soccorritori hanno steso un cavo telefonico che permette alle squadre di rimanere in contatto costante. La donna è nuova alla speleologia: sarebbe la sesta grotta che esplora, sempre insieme a tecnici esperti.

Stando alle prime ricostruzioni dell’incidente, la 36enne si sarebbe tolta uno scarpone e sarebbe scivolata, facendo un salto di tre metri  riportando la frattura di tibia e perone.

ORE 11.30. RISALITI I PRIMI 60 METRI -  Anna Bonini ha percorso in barella i primi 60 metri degli oltre duecento che la separano dalla luce e dall'uscita dalla grotta ’Omber del bus del zel’ di Cariadeghe di Serle. La donna è fissata sulla barella e la gamba rotta è stata immobilizzata. Con lei sempre un medico per monitorare la situazione.

Un uomo del soccorso alpino, sceso nel buco per parlare con la speleologa e poi tornato in superficie, ha detto di aver trovato la donna dolorante alla gamba, ma tutto sommato tranquilla e consapevole che i tempi per risalire saranno lunghi.
Le operazioni di recupero non sono facili, visto che la barella non riesce a passare in alcuni luoghi; per questo si stanno usando delle piccole cariche esplosive per allargare il passaggio della grotta in determinati punti e permettere così alla barella di salire.

ORE 8.20. DA POCO AL VIA LE OPERAZIONI DI SALVATAGGIO - Sono cominciate con le prime luci dell’alba le operazioni per il salvataggio di Anna Bonini, la speleologa di 36 anni rimasta ferita ieri durante una discesa in grotta a Serle.

Sul posto uomini del soccorso alpino e speleologico, dei vigili del fuoco e del 118 di Brescia. L’incidente è avvenuto nell’antro denominato ’Omber del bus del zel’ di Cariadeghe di Serle, che si sviluppa per circa 20 chilometri con un dislivello di 400 metri. Le condizioni della donna, costantemente monitorata dal personale del 118, sono generalmente buone, anche se probabilmente ha riportato la frattura di una gamba.

I tempi per riuscire a farla tornare "alla luce" non saranno brevissimi, vista la profondità a cui si trova la speleologa: la previsione è che Anna Bonini possa uscire dalla grotta non prima di martedì.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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