Valsabbia

Spedisce la droga dalla Spagna, viene smascherato dalla zia

Il pacco contenente hashish e marijuana era stato inviato all'indirizzo di un ignaro cugino. La mamma del quale ha voluto vederci chiaro...
Consegna a domicilio (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Consegna a domicilio (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
AA

Droga consegnata a domicilio. Inviata a mezzo corriere. Ovviamente non al reale destinatario, ma ad una inconsapevole «testa di legno» dal quale sia poi possibile recuperare agevolmente la «merce» minimizzando il rischio di essere scoperto.

Esattamente quello in cui è incorso a inizio settimana a Prevalle un ragazzo di 24 anni del Burkina Faso che aveva fornito quale indirizzo di recapito di un pacco contenente 2 kg tra hashish e marijuana quello del cugino, originario come i genitori, originari della Nigeria. I quali nei giorni scorsi si sono visti recapitare un pacco (destinato al figlio, per l'appunto), senza che avessero mai fatto ordini o prenotazioni. Come se non bastasse a suonare al loro campanello non si è presentato solo l'ignaro corriere: poco dopo di lui, si sono presentati dapprima due vicini di casa - un 24enne marocchino e un 19enne del Burkina Faso - quindi proprio il nipote 24enne.

I progetti criminali sono però sfumati nel momento in cui la zia del giovane ha voluto sapere cosa contenesse quel pacco. E chiamati i genitori del ragazzo ha provveduto ad aprirlo: all'interno c'erano appunto l'importante quantitativo di stupefacente.

Così è partita la segnalazione ai Carabinieri di Nuvolento. Sono stati loro a ricostruire successivamente che il 24enne era stato in Spagna la settimana precedente e mentre si trovava lì aveva ricevuto, dai due complici che per primi avevano reclamato il pacco, una ricarica sulla Postepay. Denaro che aveva utilizzato per acquistare la droga e spedire il pacco con un corriere, intestandolo come detto all'ignaro cugino per evitare collegamenti.

I tre giovani sono stati denunciati assieme ad un quarto soggetto, ritenuto loro complice. Sono in corso accertamenti per capire quante altre spedizioni siano state fatte. Nel pacco infatti c'era anche il numero di telefono di una donna che non abita in zona e che non ha collegamenti con il gruppo. Anche su quello sono stati avviati approfondimenti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato