Valsabbia

Sos detriti a Gavardo: cresce il livello del torrente a Sopraponte

L’Amministrazione si è fatta portatrice delle richieste dei residenti rivolgendosi all’Aipo
I detriti sul letto del fiume Chiese - © www.giornaledibrescia.it
I detriti sul letto del fiume Chiese - © www.giornaledibrescia.it
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Un sos detriti arriva dalla frazione di Sopraponte, un allarme che si leva dai residenti nei pressi della confluenza fra il torrente Vrenda e il Chiese. L’accumulo di sassi e sabbia, nel corso del tempo, ha rialzato di parecchio l’alveo, creando una situazione di potenziale rischio, un rischio che sarebbe molto elevato sia per le case sia per il ponte che, proprio in quel punto, scavalca il fiume.

Le più che legittime preoccupazioni dei cittadini sono interamente condivise e fatte proprie dall’Amministrazione comunale che, non avendo diretta competenza in proposito, ha provveduto a più riprese a sollecitare l’intervento degli enti interessati.

Preoccupazioni

«Già nel 2019 avevamo interpellato l’Aipo - ricordano in municipio -. All’azienda interregionale chiedevamo di effettuare il dragaggio del letto del Chiese per l’asportazione dei detriti, nonché di tagliare un certo numero di piante cresciute sugli argini, risultate pericolanti e a rischio di caduta. Un ulteriore sollecito era stato da noi inviato nel 2020, ribadendo la necessità di ripulire quanto prima possibile l’alveo del fiume».

Risale al settembre dell’anno passato, invece, la lettera che il sindaco di Gavardo Davide Comaglio aveva indirizzato alla sezione di Brescia dell’Ufficio territoriale regionale, competente per quanto riguarda il corso del Vrenda.

Analogo il tenore, con la richiesta di «un intervento urgente di pulizia dell’alveo e delle sponde del torrente alla confluenza con il Chiese, al fine di evitare ostruzioni presso il ponte di via Terni», richiesta accompagnata da un’ampia documentazione fotografica dalla quale si poteva evincere la pericolosità della situazione.

Una dinamica che permane ancora oggi. Se è vero che alcuni interventi sono stati effettuati negli anni da parte degli enti preposti, questi hanno riguardato però soltanto il taglio delle piante, nella zona e in altri punti lungo le sponde del torrente.

Nulla invece è stato fatto, almeno di recente, a proposito della pulizia dei detriti depositati sul fondo del Vrenda. L’ultimo, parziale dragaggio risale, addirittura, all’ormai lontano 2010. E in quel caso, tra l’altro, a intervenire era stato direttamente il Comune.

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