Sindaco sospeso, la guida del paese passa al vice
Da ieri Emanuele Vezzola è un sindaco « sospeso». Il relativo provvedimento è stato emesso dal prefetto: un atto conseguente alla comunicazione, da parte della cancelleria del Tribunale di Brescia, della sentenza di condanna in primo grado pronunciata contro il primo cittadino gavardese per il reato di abuso d’ufficio.
«La sospensione - si ricorda nel comunicato diffuso dalla Prefettura - cesserà di produrre effetti decorsi diciotto mesi, salvo che intervenga una sentenza di rigetto dell’appello, anche non definitiva. Nel qual caso - si precisa - decorrerà un ulteriore termine di dodici mesi».
La condanna in primo grado di Vezzola a un anno, con pena sospesa, è stata emessa ai primi di dicembre dello scorso anno dal gup del Tribunale di Brescia Elena Stefana. Il reato di abuso d’ufficio riconosciuto riguarda l’avvicendamento ai vertici della Polizia locale gavardese tra il 2013 e il 2014. L’ex comandante Marco Sartori aveva ricorso contro la decisione del sindaco di non rinnovargli l’incarico: una decisione che, a suo parere, aveva intenzioni «punitive», e che andava ricollegata ad alcuni atti da lui compiuti ed evidentemente risultati sgraditi all’Amministrazione.
Da ieri, dunque, la guida del Comune è passata, in via provvisoria, al vicesindaco Sergio Bertoloni. Bisognerà attendere gli esiti dell’appello - i cui tempi è difficile prevedere - per sapere se Emanuele Vezzola potrà tornare a indossare la fascia tricolore.
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