Valsabbia

Settimana dell’ingegno creativo: quando il bello muove l'economia

È la proposta di Alfredo Bonomi, storico e uomo di cultura valsabbino, agli amministratori di Sabbio Chiese
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Una «Settimana dell’ingegno creativo», da proporre ogni anno, con l’intento di coniugare il bello con il valore economico. 
È la proposta di Alfredo Bonomi agli amministratori di Sabbio Chiese. 
Gli stampatori di Sabbio, infatti, hanno portato la loro capacità pratica ed il loro ingegno in molte città d’Italia ed in parecchie in Europa. «È stato un fenomeno straordinario che ha interessato molte famiglie sabbiensi, una sorta di "fucina collettiva delle abilità e del pensiero" - precisa Bonomi-, che probabilmente ha pure il merito di aver portato l’arte della stampa nel Nuovo Mondo perché, secondo il parere di don Antonio Fappani, quel Giovanni Paoli che gestì la prima stamperia a Città del Messico, era di famiglia di Sabbio. E in effetti ancora nel 1720, secondo l’Estimo di tale data, a Sabbio era presente il cognome De Paoli».
A partire dalla metà del 1600 e più ancora con la caduta della Serenissima che lo considerava notevole borgo della «magnifica Patria di Salò», Sabbio segnò il passo: amministrativamente emersero Preseglie e poi Vestone; economicamente venne condizionato dalla nascita della grande industria siderurgica di Vobarno e dal dinamismo di Odolo. Così fino a metà del secolo scorso. 

E la «Settimana»? «Dovrebbe essere un sorta di mostra mercato fra rassegne di antiquariato, di artigianato locale e via proponendo, senza dimenticare un mercato dei libri antichi, in ricordo di una tradizione invidiata da molti e unica in provincia di Brescia per il numero degli stampatori che qui hanno avuto origine». 

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