Serle: Gruppo volontari antincendio, futuro a rischio
Volontari antincendio, addio? Il rischio c’è, eccome. E un territorio ampio e in larga parte boschivo come quello di Serle potrebbe scoprirsi improvvisamente vulnerabile.
Succede che la locale associazione, il Gruppo volontari antincendio e Protezione civile, attivo da diversi anni, venga cancellato dall’albo regionale del settore. La comunicazione, giunta al sindaco Paolo Bonvicini tramite gli uffici della Provincia, informa che il gruppo «risulta inadempiente per l’inosservanza della legge e del regolamento regionale, che prevedono l’obbligatorietà della verifica annuale». La Provincia fa sapere inoltre che, pur avendo essa provveduto «a rammentare tale scadenza con apposite comunicazioni, non è pervenuta dall’associazione l’autocertificazione necessaria per il mantenimento dei requisiti».
La conseguenza di tutto ciò è che il gruppo serlese «non è più autorizzato a utilizzare il logo della Protezione civile né a fregiarsi del titolo di associazione di volontariato». «In aggiunta - riferisce il sindaco - la Comunità montana ci ha informato che i volontari non potranno più svolgere attività di antincendio boschivo, e che è loro precluso l’impiego di dotazioni strumentali, attrezzature e dispositivi vari».
Va detto che le inadempienze riscontrate non sono da ascriversi in alcun modo a superficialità o alla poca diligenza dei componenti del gruppo. «Il fatto è - spiega Bonvicini - che purtroppo i volontari disposti a impegnarsi sono rimasti pochi, e il futuro dell’associazione è molto incerto. Proprio per questo, l’Amministrazione comunale intende organizzare nelle prossime settimane una o più serate con la cittadinanza, per esporre il problema e soprattutto per valutare se sussistono le concrete possibilità di una fruttuosa prosecuzione dell’esperienza (magari con la ricerca di ulteriori motivazioni e con l’ingresso di forze fresche), che conduca a presentare una nuova richiesta di iscrizione all’albo regionale. Se non si constaterà l’esistenza di tali elementi - conclude il sindaco - dovremo ahimè procedere allo scioglimento dell’associazione e alla restituzione dei mezzi alla Comunità montana. Ci auguriamo di tutto cuore che ciò non accada».
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