Valsabbia

Sequestrato e tenuto nascosto, parla Mirko Giacomini

Davanti ai giornalisti, nella sua casa di Gavardo, l'operaio ricostruisce le ultime 48 ore vissute sotto la minaccia di un'arma
Il racconto di Mirko Giacomini
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Stanco, provato, ma in grado di raccontare l'incubo che ha vissuto negli ultimi due giorni. Così Mirko Giacomini, il 45enne operaio della Saf, si è presentato sulla soglia della sua casa di Gavardo, insieme al papà Bernardino, fornendo la sua ricostruzione dei fatti. 

«Lui (Abdeleouahed Haida) ha deciso che voleva avere un chiarimento a tre» dice Giacomini che rispetto al suo sequestratore afferma di non averlo in mente, di non sapere precisamente chi fosse. 

Poi il passaggio sulla colluttazione avvenuta, ieri sera, intorno alle 20, nella casa della ex moglie. «Ha spintonato la donna, poi ha sparato due colpi, uno anche verso di me, ma la pistola era a salve e non c'è stato nessun ferito. A quel punto sono arrivati i carabinieri».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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