Valsabbia

Sembrava una bomba invece...

Il metallo sporgeva dal terreno, così è stato dato l'allarme. Invece gli artificieri hanno trovato una bombola d'acetilene.
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Capita di ritrovare una bomba ogni tanto, da queste parti, specie vicino alle antiche fucine dismesse. Mancava qualche giorno a Natale e la Rosina si stava recando al paese, quando ha individuato il bruno metallo sporgere un poco dal terreno, a poca distanza da dove la Vrenda scorre sotto a via Garibaldi, nella frazione odolese di Forno.

«Ussignùr, eccone un'altra» si è detta. Ed è corsa a dirlo al sindaco. E quello ha avvisato i carabinieri. Consolidata la prassi: rilievo fotografico, transenne per circoscrivere ed interdire l'area, attesa degli esperti. Sono gli artificieri del X reggimento Genio Guastatori di Cremona, che hanno il loro bel daffare a girare mezza Italia per rimediare a quello che hanno fatto i loro colleghi del secolo scorso.

Fissano l'incombenza per mercoledì 7 febbraio. All'appuntamento si presentano la medicalizzata di Nozza, perché senza medico rianimatore non si può, gli uomini dell'Esercito pronti a far brillare l'ordigno in cava e i Carabinieri di Sabbio Chiese per allontanare la gente. Con le dovute attenzioni i Guastatori scavano il terreno attorno e dopo un po' che cosa scoprono?

Che si tratta di una bombola di acetilene, piena per giunta, buona al massimo per la fiamma ossidrica. «Poco male - il commento -, meglio un'uscita a vuoto che la disgrazia di uno scoppio non controllato».

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