Secoval, 20 anni da celebrare al servizio di oltre 40 Comuni
Vent’anni scanditi da molti successi che aprono il «cammino verso il futuro della pubblica amministrazione». La Secoval, azienda valsabbina che aiuta le istituzioni nella gestione dei servizi, ha festeggiano due decenni di vita nell’auditorium del Museo Santa Giulia, invitando clienti, soci, fornitori e tutti i dipendenti ad un evento speciale, moderato dal la direttrice del Giornale di Brescia Nunzia Vallini, con il professore e ricercatore del Cern di Ginevra Germano Bonomi.
Le voci
A fare gli onori di casa è stata Laura Castelletti, lieta di essere la sindaca «della città che Secoval e le realtà che ne fanno parte sentono davvero come capoluogo della provincia». Un territorio votato all’impegno e formato da tantissimi Comuni «in grado di trainare la società e di risolvere autonomamente i problemi dei cittadini», ha detto la prefetta Maria Rosaria Laganà, e nei quali «cercheremo di portare un contribuito importante sulle tematiche della violenza contro le donne, del cyberbullismo e della formazione della Polizia locale», ha affermato il questore Eugenio Spina.
Le radici di Secoval affondano nel territorio valsabbino con la «capacità di utilizzare il dna dell’amministrazione pubblica per fare impresa», come ha puntualizzato Filippo Schittone, direttore generale di Confidustria Brescia, che ha portato anche enti al di fuori della zona a essere soci e clienti dell’azienda: oltre all’Unione della Valtenesi, al Bim Valle Camonica e alle Comunità di Valle Sabbia, del Sebino Bresciano e di Valle Trompia, sono oltre 40 i Comuni che collaborano con la società.
La crescita della Secoval è stata esponenziale. Nel 2003, con tre dipendenti offriva due soli servizi e fatturava 800mila euro, dopo dieci anni le persone all’interno dell’azienda erano 26, i servizi 13 e il fatturato raddoppiato e ora si contano 48 dipendenti che garantiscono 23 servizi ai Comuni e quasi 6 milioni di fatturato.
Evoluzione continua
Numeri indispensabili per capire l’evoluzione di una società che trova nel capitale umano la propria forza. «La nostra linfa - ha sottolineato l’amministratore unico Flavio Gnecchi - sono i ragazzi che compongono la squadra: ogni giorno mettono impegno, passione e anche un po’ di leggerezza in tutto quello che fanno. Non abbiamo il profitto come fine ultimo e se ci accorgiamo di aver ottenuto tanto utile lo redistribuiamo ai Comuni in forma di servizi. Nell’immediato futuro ci concentreremo sui progetti che fanno riferimento al Pnrr».
Ci sono però anche altre due sfide da affrontare con serietà e dedizione: «La sempre maggiore formazione dei giovani e il mantenimento dei rapporti di fiducia con gli amministratori locali», ha concluso Giovanmaria Flocchini, presidente della Comunità montana di Valle Sabbia.
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