Valsabbia

Scorie d'acciaieria e piombo: sigilli alla discarica abusiva

Dopo i tre sequestri del maggio 2020, un altro sito di tre ettari scoperto dai carabinieri forestali
L'indagine dei carabinieri forestali ha portato al quarto sequestro in un anno nella stessa zona
L'indagine dei carabinieri forestali ha portato al quarto sequestro in un anno nella stessa zona
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Centinaia di migliaia di tonnellate di scorie d’acciaieria, risalenti agli anni '80. Questo conteneva l’imponente discarica abusiva di rifiuti sequestrata nei giorni scorsi a Odolo. Si tratta del quarto sito della zona al quale sono stati apposti i sigilli: a maggio dello scorso anno gli stessi carabinieri forestali di Vobarno avevano sequestrato tre discariche simili.

Il provvedimento, che ha interessato una superficie di oltre tre ettari, è stato emanato dal sostituto procuratore Carlo Pappalardo, dopo le indagini in cui sono stati individuati i due responsabili, ex proprietari dell'acciaieria e della discarica, che ora devono rispondere dei reati di inquinamento ambientale aggravato e scarico non autorizzato di acque reflue industriali contenenti sostanze pericolose.

La discarica sarebbe stata realizzata senza rispettare le norme ambientali ed omettendo di predisporre un adeguato sistema di raccolta e trattamento del percolato, caratterizzato da un pH elevatissimo e da alte concentrazioni di metalli pesanti, tra cui il piombo. Queste sosanze si sono dunque riversate per decenni nel torrente Rio Madonnino, che scorre nel vicino comune di Preseglie, colorando le sue acque di bianco e compromettendone in maniera grave il relativo ecosistema.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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