Valsabbia

Schiuma bianca nell’Eridio: servono più fondi per la pulizia

Abbondante fioritura delle alghe nei giorni scorsi, non basta il lavoro del battello «spazzino»
  • Eridio, fioritura alghe
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«Chiedo il vostro aiuto per rendere pubblica la situazione attuale del lago d’Idro di cui nessuno parla. Nel pieno della breve stagione turistica che caratterizza questo lago la situazione è come quella che potete vedere nelle foto. Qualcuno dà colpa alla fioritura di alcuni tipi di alghe, ma la comparsa di questi liquami dalla sera alla mattina a parer mio lo rende molto improbabile. Da villeggiante dico solo che è una cosa vergognosa». Così scrive un lettore, che ha inviato in redazione le sue foto scattate domenica mattina dalla spiaggia dei Tre Capitelli: «Era così da tre giorni, poi domenica pomeriggio il fenomeno è andato diminuendo» precisa.

Una spessa coltre di schiuma bianca, dunque, la stessa che da un paio di settimane almeno viene segnalata anche lungo il corso valsabbino del Chiese. In questo caso Arpa è già stata informata, gli agenti della Locale della Valle Sabbia ed i carabinieri forestali hanno provveduto ad effettuare dei prelievi e, risalendo la corrente alla ricerca di eventuali scarichi abusivi, hanno capito che tutto avrebbe comunque origine nel lago d’Idro. Ci vorrà del tempo per avere i risultati delle analisi sui campioni, che ad ogni modo sarebbero privi di sostanze nocive per l’uomo. Intanto si possono fare solo delle ipotesi che non possono non tener conto del grido d’allarme lanciato sei anni fa dagli esperti dell’Università di Parma al termine di una ricerca di due anni.

Ad invadere lo specchio d’acqua valsabbino sarebbero diverse specie di alghe e le loro infiorescenze, che proliferano grazie agli apporti di nutrienti che poi sono ciò che l’uomo da sempre scarica nell’ambiente: azoto e fosforo, accumulati per decenni. «Intervenire è possibile - ebbe a dire il prof. Pierluigi Viaroli -, altrove è stato fatto, certo è molto costoso». E in temi di magra per le finanze pubbliche sul lago d’Idro cosa si fa? Per il momento della pulizia del lago, ma non della schiuma vista nelle foto, si occupa il «battello spazzino» la cui gestione è stata affidata dal Comune di Bagolino ad un’associazione di pescatori e non è detto che il suo utilizzo sia sempre compatibile con le indicazioni degli studiosi. «Abbiamo fatto un gran lavoro di pulizia delle alghe ad inizio stagione e cercato di contenere quanto il Chiese ha riversato nel lago nei periodi successivi specie durante alcuni violenti temporali - dice il vicesindaco bagosso Giorgio Pezzarossi -. Purtroppo abbiamo presto "consumato" le 200 ore previste dalla convenzione con la Provincia: già lo scorso anno ne avevamo chieste di più, visto che avevamo fatto gli straordinari rimettendoci il gasolio. Quest’anno è andata anche peggio. Crediamo anche che debbano contribuire i Comuni di Bondone e di Storo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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