Schianto in A4, raccolta fondi per rimpatriare la salma di Amara Kante
Sarà rimpatriata la salma di Amara Kante, il 25enne camionista ivoriano deceduto in seguito allo schianto avvenuto poco prima delle 6 di mattina sull’autostrada A4 all’altezza dello svincolo di Cinisello Balsamo.
Gli amici di Amara, i suoi compagni di squadra, i dirigenti e i giocatori delle società di calcio nelle quali il giovane arrivato in Italia sette anni fa ha militato si stanno impegnando in una raccolta fondi per consentire il rimpatrio ed aiutare la giovanissima moglie.
Scappato dall’Africa e accolto come rifugiato nel nostro Paese, Kante aveva trovato casa e amici in provincia di Brescia, grazie proprio al calcio. Esterno di difesa, ma all’occorrenza in grado di giocare al centro e in mediana, Amara si distingueva per la grande serietà nell’impegno e per la dedizione alla causa ed alla squadra. La notizia della sua improvvisa scomparsa ha sconvolto il suo ambiente.
«Fatico a darmi pace» ci ha detto Giancarlo Bontacchio, allenatore del Roè Volciano, ultimo allenatore di Amara. «Kante era un ragazzo eccezionale - prosegue il mister - di quelli che fanno la differenza per atteggiamento. Era il primo ad arrivare, l’ultimo ad andarsene. Purtroppo aveva smesso di giocare ad ottobre: aveva cambiato lavoro, per guadagnare di più. Si era preso la patente per mezzi pesanti, facendo il camionista poteva assicurarsi uno stipendio migliore, ma aveva dovuto rinunciare al calcio».
Il calcio non lo scorderà. Vuole ricordarlo subito con un gesto concreto. Roè Volciano e Serle, le sue due ultime squadre, hanno annunciato una raccolta fondi e un minuto di silenzio per domenica. Insieme a loro anche Benaco Salò, Fornaci, Bettinzoli e Gavardo.
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A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
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