Rocca d’Anfo, terza estate di chiusura
Quella che è cominciata è la terza estate senza la possibilità di accesso alla Rocca. E’ paradossale: a tutti i livelli istituzionali, la Rocca d’Anfo viene descritta come struttura in grado di rilanciare il turismo nell’intera Valle Sabbia, tanto che la Comunità montana ha pronto un progetto «modulare» che confidando abbondantemente nei favori dell’Europa prevede di investirvi 50 milioni di euro.
Dall’altra i rovi che in tre anni di abbandono hanno ripreso il sopravvento, tornando ad intasare gli antichi camminamenti.
La novità sarebbe quella di permettere almeno l’accesso ai volontari del Gruppo «Sentieri Attrezzati» capitanati da Sergio Rizzardi, che fra il 2006 e il 2011 si sono occupati di ripulire e di mettere in sicurezza i passaggi fra le antiche pietre, portandosi dentro qualche cosa come 15mila turisti. Quando la Rocca è stata chiusa il sodalizio era pronto ad inaugurare al suo interno persino un museo.
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