Rigenerazione urbana, Casto investe mezzo milione
Mezzo milione di euro che per quasi due terzi arriveranno da Regione Lombardia. È l’investimento che Casto sta sostenendo sulla partita della «rigenerazione urbana», vale a dire sul recupero e la riqualificazione di spazi urbani, sia a livello di infrastrutture che di servizi.
Il progetto
La scelta degli amministratori comunali guidati dal sindaco Diego Prandini è stata quella di privilegiare da una parte gli arredi urbani e dall’altra il recupero di antiche vie, con interventi che si sommano ed in alcuni casi si affiancano ad altre realizzazioni dello stesso tipo. Qualche ritardo sulle previsioni nell’apertura dei relativi cantieri deriva solamente dalla necessità di rivederne i costi, a causa degli improvvisi ed imprevisti aumenti dei materiali registrati in questi ultimi mesi. «È vero, ma non dovremmo avere grossi problemi da questo punto di vista - ha spiegato il sindaco Prandini -, grazie al fatto che eravamo partiti in anticipo, realizzando già i marciapiedi nella frazione Malpaga».
I cantieri
Lavori imminenti, dunque. Nel capoluogo si tratterà di rivestire in porfido le stradine interne del centro storico, quelle che con il tempo hanno subito una «pedonalizzazione di fatto» essendo troppo strette e anguste per i veicoli attuali, per i quali nel frattempo sono stati realizzati nelle vicinanze più ampi passaggi.
Un altro intervento «rigeneratore» sarà il recupero dell’antica strada che univa la frazione Auro al suo santuario, quello dedicato alla Madonna della Neve, che custodisce al suo interno fra mirabili opere anche il Sant’Antonio Abate del Moretto, una delle tele più belle dell’artista che ha operato nella prima metà del Cinquecento. Questa strada, che originariamente era tutta in selciato, nel corso degli anni è stata in parte cementata o addirittura ricoperta dalla vegetazione. L’idea è quella di riportarla rispettosamente alle origini.
Un altro cantiere molto atteso è quello sopra la frazione Alone, lungo la silvo-pastorale conosciuta come «strada di Anghera», che porta ad alcuni fondi, ma anche ad alcuni sentieri ripristinati o in corso di ripristino da parte del Consorzio Forestale Nasego, che si ripartono dalla Santella Sant’Anna anche lungo una vecchia «vicinale». Questi lavori certamente miglioreranno l’accessibilità al territorio da parte di escursionisti e amanti delle passeggiate.
In futuro
Si tratta di interventi sulla partita della rigenerazione urbana che non sono fini a sè stessi ma fanno parte di un disegno più complesso che guarda avanti. Infatti, gli amministratori hanno già predisposto alcuni progetti su altre strade agro-silvo-pastorali, che prevedono ulteriori interventi in collaborazione ancora una volta con Regione Lombardia e con Comunità montana di Valle Sabbia. Saranno progetti, e poi cantieri operativi, che avranno il merito di permettere di raggiungere agevolmente luoghi impervi, magari per lo spegnimento di incendi oltre che per il recupero di legname, ma anche di rendere ancora più folta sul territorio la presenza di tratti ciclabili, sempre più richiesti dal settore turistico.
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