Valsabbia

Regolazione dell’Eridio, lavori al via dopo la fine dell’estate

Il progetto è stato rivisto rispetto alle previsioni iniziali. I lavori non dovrebbero interferire con la stagione turistica
Una veduta aerea del bacino dell’Eridio © www.giornaledibrescia.it
Una veduta aerea del bacino dell’Eridio © www.giornaledibrescia.it
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«Non tocca a me stabilire una tabella di marcia perché i lavori sono in carico ad Infrastrutture Lombarde, ritengo però verosimile che verso la fine dell’estate oppure subito dopo (così recheremo meno disturbo anche alla stagione turistica) i lavori per la realizzazione delle nuove opere di regolazione del lago d’Idro potranno cominciare».

Così Dario Fossati, geologo, dirigente e massima autorità tecnica dell’Unità organizzativa Difesa del suolo di Regione Lombardia. C’è dunque un po’ di ritardo rispetto a quanto previsto: «È sempre difficile prevedere prima quanto tempo ci vorrà per arrivare all’apertura dei cantieri in opere come queste - afferma Fossati -. Nel caso specifico abbiamo dovuto attendere che, su disposizione ministeriale, il Politecnico di Milano elaborasse un modello fisico per vedere se i calcoli teorici erano corretti e se era il caso di migliorare il progetto».

Novità dalle prove effettuate in laboratorio, che richiedono una modifica del progetto definitivo dell’opera, sono effettivamente arrivate: «La galleria di scarico che prevede una portata di 330 metri cubi al secondo spiega Fossati - dovrà avere un diametro leggermente più ampio e dovremo modificare leggermente anche l’opera di presa. Questo perché le prove hanno mostrato punti di pressione eccessiva all’interno del tunnel. Qualche altra modifica sarà necessaria per limitare la velocità dell’acqua quando rientra nel Chiese».

Ciò avrà conseguenze sui tempi: «Per adeguare il progetto esecutivo, verificarlo ulteriormente e procedere a nuove autorizzazioni - afferma il tecnico - , ci vorranno più di 60 giorni. Teniamo anche conto del fatto che queste modifiche non comporteranno variazioni economiche e questo è un problema in meno». Poi il lago sarà regolato con un metro e 30 di escursione, come si è riusciti a fare in questi ultimi anni? «Abbiamo sempre detto - conclude Fossati - che la regola di gestione del lago non ha nulla a che fare con le opere di regolazione, che invece devono garantire in caso di piena la sicurezza dei territori attorno e a valle del lago: quel metro e 30 è stato ottenuto a discapito dei volumi da garantire alle concessioni irrigue e con rilasci d’acqua dal Trentino che sono costati parecchio. Sarà difficile confermare quella minima escursione anche nei prossimi anni».

 

 

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