Raffaele, un video sul telefonino riaccende le speranze
Sarebbero legate ad un video girato con il telefonino dallo stesso Raffaele e alle testimonianze rese dai suoi colleghi le speranze della famiglia Tirali di opporsi all’archiviazione dell’inchiesta sulla morte del giovane di Paitone, avvenuta a St. Moritz il 31 marzo scorso.
La richiesta della Procura svizzera, che porrebbe fine alle indagini, è arrivata lunedì mattina sul tavolo del legale della famiglia, Federica Muscio, che ha ora dieci giorni di tempo per presentare l’istanza, «anche se - spiega -, qualora dovessero emergere nuovi elementi, potremmo presentare opposizione anche più avanti».
Secondo le conclusioni cui sono giunti i magistrati elvetici non ci sarebbero responsabilità della struttura, né dei colleghi in quanto successo nel ristorante «Chesa Chantarella» dieci mesi fa. Quel giorno, era un martedì, Raffaele Tirali è rimasto schiacciato nel montacarichi del ristorante da un grosso frigorifero che, con i colleghi, stava spostando dalla cucina ad un piano inferiore. Messosi con le spalle appoggiate ad una delle pareti del montacarichi durante il trasloco del frigo, Raffaele è rimasto bloccato all’interno dell’ascensore delle merci, che nel frattempo è stato azionato da fuori. Durante la discesa al piano di sotto è successo qualcosa, il montacarichi si è bloccato e il grande frigo ha soffocato il giovane.
Dalle testimonianze rese alla polizia del Cantone dei Grigioni, i colleghi avrebbero chiesto a Raffaele di uscire dall’ascensore prima di azionarlo, ma lui si sarebbe rifiutato. Un’imprudenza che gli è costata la vita. Ma qui le domande si accavallano: ha scelto Raffaele di rimanere in quel montacarichi e che uso se ne faceva abitualmente? Era prassi che ci salissero le persone? Aveva problemi di funzionamento?
Per i familiari le carte dell’inchiesta della Procura elvetica non chiarirebbero fino in fondo questi aspetti e i dubbi che le cose siano andate diversamente da come raccontato agli inquirenti ci sono, alimentati anche da un video girato con il telefonino da Raffaele solo sei giorni prima di morire.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato