Raccolta rifiuti, sì ai contratti a titolo definitivo
«C’era stato chi aveva gridato allo scandalo quando abbiamo assunto con contratti a tempo determinato gli addetti alla raccolta porta a porta in Valsabbia. Ebbene: non potevamo fare diversamente, il decreto Madia ce lo impediva. Ora che non è stato converito in legge, abbiamo immediatamente sistemato la questione, come promesso». Giovanmaria Flocchini, presidente della Comunità montana, si toglie un sassolino dalla scarpa. Il decreto è scaduto a fine giugno e dal primo luglio i 12 addetti «ex Aprica» dal primo luglio sono stati assunti a tempo indeterminato, così come recitava un accordo sindacale. Per altri 27, in modo da arrivare ad una forza lavoro «base» di 39 addetti, è stato avviato l’iter per assumerli attraverso due bandi pubblici che si concluderanno tra ottobre e novembre, uno per operatori generici e l’altro per autisti.
«Si tratta di stabilizzare quasi 40 lavoratori e questo è solo uno dei successi ottenuti in pochi mesi da quando con Servizi Ambiente Energia Valle Sabbia (Sae) abbiamo avviato "in house" la raccolta porta a porta». Il riferimento è al buon livello raggiunto nel complesso dalla Vallesabbia che dopo soli sei mesi si attesta a un 80% di rifiuti differenziati, per altro di buona qualità, mentre si è più che dimezzato il ricorso allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati. «Un successo che va attribuito a come Sae sta gestendo il servizio, ma anche ai cittadini che hanno capito l’importanza di fare le cose per bene» ha aggiunto Flocchini.
Secondo Marco Baccaglioni, coordinatore delle società pubbliche che fanno capo alla Comunità montana di Valle Sabbia «in questi mesi abbiamo affrontato e risolto un po’ alla volta le problematiche che man mano si presentavano. Queste assunzioni, che daranno a Sae un primo nucleo di addetti, vero e stabile, ci permetterà di migliorare ulteriormente il servizio nei mesi e negli anni a venire». I bandi pubblici per le 27 assunzioni, non prevedono alcun automatismo per inserire gli attuali lavoratori, che se la dovranno vedere alla pari con eventuali altri candidati. Al massimo, nei colloqui previsti, potranno far valere l’esperienza fin qui maturata.
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