Polizia locale: l'aggregazione fa la forza
Piace ai sindaci valsabbini l’idea dell’Aggregazione di Polizia Locale della Valle Sabbia, operativa da un paio d’anni, da quando cioè le nuove norme in materia di enti pubblici hanno provocato lo scioglimento della Locale in forma consortile.
Piace tanto che al servizio voluto dalla Comunità montana, coordinato dal commissario capo Fabio Vallini e con Rossano Cadenelli nel ruolo di responsabile tecnico amministrativo, nelle prossime settimane aderiranno anche i Comuni di Agnosine e Idro, portando a 17 le municipalità aggregate.
A questo punto è quindi più semplice elencare i Comuni valsabbini che ne restano fuori: Casto che si rivolge alla vicina Valtrompia; Bagolino, Sabbio Chiese, Vobarno, Gavardo, Vallio Terme e Paitone che fanno ciascuno per conto loro; Provaglio Valsabbia che il servizio non ce l’ha. Un territorio, quello servito dall’aggregazione, sempre meno a «macchia di leopardo» dunque. Ci vivono circa 26mila abitanti.
Con l’ingresso prima di Idro e poi di Agnosine, gli agenti in forza diventeranno nove e a loro se ne aggiungerà un decimo che verrà assunto da Villanuova. Già, perché a differenza del tipo di organizzazione «a consorzio», con l’aggregazione i vigili rimangono in carico ai rispettivi Comuni. Il fatto che rispondano ad un unico comando, però, fa in modo che si possano specializzare nei vari ambiti di intervento, che possano essere dislocati in modo intelligente sul territorio ed usufruire di materiale tecnico di prim’ordine.
Sempre pronto l’intervento grazie alla presenza di quattro «sedi» dalle quali partire per le emergenze: oltre a quella principale di Vestone, ci sono infatti quelle di Odolo, Roè Volciano e Villanuova.
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