Valsabbia

Per salvare la Rocca nasce l’associazione «La Polveriera»

L’obiettivo del sodalizio è valorizzare le peculiarità naturalistiche e storiche dell’area archeologica
La Rocca d’Anfo. Il complesso militare fortificato è stato eretto nel XV secolo
La Rocca d’Anfo. Il complesso militare fortificato è stato eretto nel XV secolo
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Formalmente è nata a dicembre dello scorso anno da una «costola» del Gruppo Sentieri Attrezzati di Idro e, a differenza della progenitrice, che dedica le sue attenzioni a vasto raggio sul panorama sentieristico della zona, l’intenzione è quella di interessarsi delle peculiarità storiche naturalistiche e paesaggistiche della Rocca d’Anfo.

Il progetto. Stiamo parlando dell’associazione di promozione sociale «La Polveriera» presieduta da Maurizio Zenucchi, che lunedì 30 aprile a Nozza, nella sala delle assemblee della Comunità montana di Valsabbia, si presenterà al pubblico per presentare le finalità e per proporre un programma di valorizzazione della fortezza che da centinaia di anni si affaccia sull’Eridio, cercando magari anche delle adesioni capaci di rimpolpare il sodalizio.

L’obiettivo è anche quello di rinsaldare un flusso turistico nella zona, anche grazie alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico del territorio.

I primi passi. Per il momento sono undici i componenti, alcuni dei quali hanno la patente di Gae (Guida Ambientale Escursionistica) pronti ad intervenire nella gestione del museo «Rocca d’Anfo», nella conduzione di visite guidate o nella manutenzione dei percorsi che per chilometri si inerpicano all’interno della fortezza. Pronti ad assicurare supporto volontario o professionale: ruoli che i membri del sodalizio non si sono certo inventati di punto in bianco, essendo loro stessi ad averli ricoperti fin dal maggio del 2007 con le prime aperture al pubblico. La nuova associazione, inoltre, ha il merito di fare sintesi della professionalità già dimostrata dal Gruppo Sentieri Attrezzati, coinvolgendo le forze locali messe in campo dalla Pro Loco di Anfo.

Gli ok. «La Polveriera», che mutua il nome dal più recente utilizzo della fortezza da parte dell’Esercito Italiano, ha già ricevuto un sostanziale «ok» anche da parte amministrativa, con la Regione e la Comunità montana che stanno impegnando ingenti risorse nella sistemazione e nella gestione della Rocca e con l’interessamento più indiretto del Comune di Anfo. È interesse di tutte le amministrazioni salvaguardare gli sforzi fatti negli anni per riportare alla luce, mettere in sicurezza e poi avviare alla fruizione turistica questo straordinario monumento. Fallire l’obiettivo trascurando un’accurata manutenzione di sentieri e camminamenti sarebbe infatti un errore. Si tratta ora di capire più nel concreto, misurando tempi e risorse di ciascuno, come tradurre questa disponibilità in accordi ed azioni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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